Cronaca
24 Marzo 2019
Macabra scoperta nella zona di via Caldirolo. I resti erano nascosti fra la fitta vegetazione e sono stati rinvenuti da un volontario di Legambiente intento in operazioni di pulizia del verde

Giallo nel sottomura, ritrovato scheletro umano

di Redazione | 3 min

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E’ una macabra scoperta quella avvenuta nella mattinata di ieri (sabato 23 marzo), attorno alle 11, nel sottomura di via Caldirolo, dove un volontario di Legambiente ha rinvenuto i resti di uno scheletro umano nascosto fra la fitta vegetazione.

Una scoperta avvenuta per caso, durante le operazioni della giornata “Puliamo il mondo”, iniziativa di Legambiente che ha attivato diverse persone volontarie nelle zone verdi della città per ripulirle da rifiuti, erbacce e arbusti. Uno di questi volontari, mentre stava sfalciando l’erba in un’area di fitta vegetazione che si trova nei pressi della strada (via Caldirolo), non distante da via Pomposa, ha scoperto dapprima un teschio, quindi il resto dello scheletro umano che dalle prime osservazioni effettuate sul posto sembrerebbe essere quello di una donna, anche se per averne la certezza si dovranno attendere gli esami degli esperti di Medicina Legale.

E’ stato subito allertato il 112, con i carabinieri di Ferrara che si sono immediatamente portati sul posto con il Nucleo Investigativo e la Scientifica. Gli uomini dell’Arma, dopo aver transennato l’area, hanno lavorato per un paio d’ore per raccogliere meticolosamente le ossa semiseppellite dello scheletro, oltre a ogni altro indizio utile alle successive indagini, per poi inviare il tutto all’istituto di Medicina Legale per gli esami autoptici e di laboratorio. E’ ancora presto per stabilire se siano stati riscontrati segni di violenza o se si sia trattato di un’altra causa di decesso, ma dalle condizioni in cui versava lo scheletro, privo di tesssuti o residui di tessuto, la morte si potrebbe far risalire da uno e tre anni addietro.

Nonostante la zona sia frequentata da podisti e proprietari di cani, in tutto questo lasso di tempo nessuno ha potuto accorgersi dei resti della persona deceduta, dato che si trovavano in questa relativamente estesa area incolta e abbandonata, praticamente inaccessibile, per di più all’interno di un piccolo fossato.

Numerose le ipotesi al vaglio. Da quella di una persona tossicodipendente deceduta per overdose (diverse siringhe sono state ritrovate nella zona) a una persona senza tetto che si era riparata fra la vegetazione, senza escludere un possibile occultamento di cadavere. Un vero e proprio giallo che i carabinieri cercheranno di risolvere nelle ore successive. Al momento sono avviate le indagini preliminari e si stanno vagliando tutte le denunce di scomparsa di persona degli ultimi anni.

Sull’episodio in serata è arrivata una nota dell’Amministrazione comunale: “In merito al ritrovamento di ossa umane da parte di alcuni volontari impegnati a ripulire il sottomura della città per l’iniziativa “Ferrara Mia: Insieme per la cura della città in programma questa mattinata – organizzata nell’ambito di “Puliamo il mondo” dal Comune di Ferrara (Centro Idea e Urban Center) e dal Circolo Legambiente “Il Raggio Verde” – l’Amministrazione comunale attende l’esito delle indagini ed esprime la propria vicinanza agli inquirenti. Si coglie l’occasione per ringraziare i volontari che si sono attivati con serietà e responsabilità”.

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