Politica
10 Marzo 2019
L'assessore a Bologna alla manifestazione per lo sblocco delle opere da parte del governo. Bonaccini: "Se si ferma l'Emilia-Romagna si ferma il Paese"

Modonesi: “Sì alla Cispadana e alle infrastrutture essenziali per l’economia ferrarese”

di Redazione | 2 min

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“Voglio la Cispadana, voglio la terza corsia della A13, voglio che raggiungere il porto di Ravenna con la SS16 sia semplice e diretto, voglio un collegamento Ferrara-Mare sicuro per pendolari e turisti, voglio una linea treno veloce per raggiungere Bologna. Voglio tutto questo e sono disposto ad andare dove serve, al Ministero, in Regione, da Anas o Tper ogni settimana a ribadirlo fino a quando non vedo risultati”.

Lo dice in tono perentorio Aldo Modonesi, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Ferrara e candidato sindaco alle elezioni amministrative, che sabato mattina ha partecipato alla manifestazione contro il blocco delle infrastrutture da parte del governo, tenutasi in Fiera a Bologna.

Oltre ai rappresentanti dei Comuni, erano presenti il presidente della Regione – fra gli organizzatori dell’evento – Stefano Bonaccini, i sindacati e le associazioni imprenditoriali.

“Ero a Bologna per dire sì allo sviluppo delle reti stradali e ferroviarie essenziali per l’economia ferrarese” afferma Modonesi, che ammette di aver manifestato contro Lega e M5s perché “continuano a dire ‘no’ a Ferrara, e lo fanno quando rimettono in discussione ogni progetto già approvato e finanziato, sia un’autostrada, sia il nuovo Padiglione dei Diamanti, sia il Meis”.

“Senza nuovi collegamenti, e la riprogettazione di alcuni di quelli già esistenti tra Ferrara e gli altri poli commerciali e produttivi del nord-est, lo sviluppo economico del territorio sarà solo un miraggio” ribadisce l’assessore, allineato perfettamente a Bonaccini, per il quale il governo “deve sbloccare opere autorizzate e finanziate”, perché se si “ferma l’Emilia-Romagna si ferma il Paese”.

“Vogliamo realizzare gli investimenti per sostenere lavoro, competitività e sostenibilità” annuncia il presidente regionale. Mentre andava in scena la manifestazione, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli ha convocato a Roma i vertici regionali per il prossimo 20 marzo, occasione nella quale si parlerà a proposito dei cantieri sulle reti viarie emiliano-romagnole. In ballo ci sarebbero cinque miliardi di euro di investimenti, come sostengono dalla Regione Emilia-Romagna.

Nel frattempo che Bonaccini e gli amministratori facevano sentire la propria voce a favore dello sblocco delle opere pubbliche, fuori dalla Fiera un gruppo di manifestanti appartenenti a Legambiente hanno organizzato un sit-in per dimostrare la loro contrarietà alla costruzione di nuovi reti. “Ci siamo rotti i polmoni, no allo smog” recitava l’eloquente striscione srotolato.

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