Attualità
25 Febbraio 2019
Nel 2019 sono già 31 le giornate di sforamento dei livelli di micropolveri: la normativa europea non consente più di 35 sforamenti massimi all'anno

Le polveri sottili tornano sotto la soglia: sospese le misure emergenziali

di Redazione | 3 min

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Le micropolveri a Ferrara scendono sotto il livello di guardia e vengono quindi sospese – almeno fino alla prossima allerta – le misure emergenziali per le emissioni veicolari e domestiche. Da domani (martedì 26 febbraio) si potrà quindi tornare a circolare con mezzi che montano motori diesel Euro 4 e sugli altri veicoli previsti dall’ordinanza comunale (benzina pre euro e euro 1, i diesel pre euro, euro 1, euro 2 ed euro 3 e i ciclomotori e motocicli pre euro), anche al di fuori delle deroghe speciali (ad esempio per il trasporto infermi, di merci particolari etc).

Attualmente (il 25 febbraio), il livello di micropolveri a Ferrara è tornato da due giorni sotto la soglia di 50 ug/m3 (microgrammi per metro cubo), dopo però nove giorni consecutivi di sforamento, dal 14 al 23 febbraio (con il picco massimo registrato in regione il 20 febbraio: 112 ug/m3 registrati nella centralina di corso Isonzo). Il 2019 è iniziato come anno particolarmente negativo per la qualità dell’aria a Ferrara: basti pensare che dal 1° gennaio a oggi dai dati della centralina di monitoraggio dell’Arpae in corso Isonzo risultano più giornate di sforamento che sotto la soglia di sicurezza: ben 31 contro 25. Una quota ormai molto vicina al limite di 35 sforamenti annuali stabiliti dalle normative europee, che oltre ai danni alla salute può avere ripercussioni anche a livello di sanzioni economiche (direttiva 2008/50). L’inquinamento è favorito in questi mesi anche da condizioni atmosferiche particolarmente sfavorevoli nella pianura Padana, con poco vento e alta pressione che ostacolano il ricambio dell’aria e la dispersione degli elementi inquinanti.

La qualità dell’aria registrata in corso Isonzo nell’ultima settimana

Riassumiamo di seguito le principali misure in vigore durante le fasi emergenziali, come descritte dall’ordinanza del sindaco:

Nella fascia oraria 8.30 – 18.30 è previsto il divieto di circolazione per tutti i veicoli a motore rispondenti alle seguenti omologazioni:
– con accensione comandata (benzina) omologati Euro 1 o precedenti (conformi direttive 91/542 CEE e 93/59 CEE e precedenti );
– con accensione spontanea (diesel) categorie M1, M2, M3, N1, N2, N3 omologati Euro 4 o precedenti (conformi direttive 2003/76 CE B e precedenti);
– ciclomotori e motocicli omologati Pre Euro 1.

È previsto il potenziamento dei controlli sui veicoli circolanti sulla base delle limitazioni della circolazione in vigore e sul rispetto delle altre misure;

È prevista la riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali). Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghiche ospitano attività sportive;

Sono inoltre vietati:
– la sosta con motore acceso per tutti i veicoli;
– lo spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe. Sono escluse dal divieto le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo;
– qualsiasi tipologia di combustioni all’aperto (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, etc..), incluse le deroghe previste dall’art. 182, comma 6 bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 rappresentate dai piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco;
– l’utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con classe emissiva < 4 stelle.

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