Politica
23 Febbraio 2019
Ambiente, lavoro e comunità sono i pilastri della neo lista civica coordinata da Federica Bocchi

“Copparo progetta” la “comunità del futuro” con il candidato sindaco Farina

di Redazione | 3 min

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“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin

Occorre un sindaco che lavori per il futuro di questa città

I Civici intervengono su una città che invecchia e con i giovani troppo spesso costretti a emigrare. "Lo stesso 'Patto per il lavoro e per il clima - Focus Ferrara' sottoscritto nel 2021 dalle istituzioni e parti sociali ferraresi riconosce la crisi demografica, insieme all’emergenza climatica, come il principale problema da affrontare e individua gli interventi per affrontarla, ma è rimasto lettera morta"

Copparo. La candidatura di Diego Farina a sindaco raccoglie nuovi sostenitori: dopo l’endorsement ricevuto dal Pd, l’assessore all’ambiente e alla valorizzazione del territorio, architetto ed ex presidente dell’Ordine degli Architetti di Ferrara ottiene il sostegno di due liste civiche: Insieme per Copparo e Copparo Progetta, quest’ultima presentata ufficialmente venerdì mattina a palazzo Zardi.

Sono tre i pilastri su cui si basa il programma elettorale: ambiente, lavoro e comunità. “Questi temi trasversali sono il nostro pallino e siamo pronti a confrontarci con chiunque voglia mettere a disposizione le proprie idee e competenze per il bene del nostro territorio, senza pensare alle connotazioni politiche, un retaggio che deve essere superato” annuncia Federica Bocchi, coordinatrice della neo lista civica che raggruppa già una trentina di persone che “si rispecchia” nel lavoro di Farina.

L’obiettivo, come sottolineato dallo stesso candidato sindaco, è quello di “far tornare Copparo ad avere un ruolo centrale nel territorio ferrarese” e per far ciò occorrono “progetti tangibili e concreti sui beni comuni”, considerati veri e propri “patrimoni della collettività da tutelare e valorizzare”.

Partiamo dal tema più sentito dagli attivistici civici: quello dell’ambiente. Le parole d’ordine sono contrasto al degrado, riuso del patrimonio pubblico attualmente dismesso, promozione del patrimonio culturale cittadino come è stato per Monumenti Aperti, consumo suolo zero, plastica zero, acqua pubblica e pulita, agricoltura di paesaggio, turismo lento e dolce, Unesco come risorsa.

Il capitolo lavoro porta il Comune ad essere il “partner delle imprese per lo sviluppo”, assecondando le vocazioni del tessuto produttivo
locale e facendo da tramite tra Regione e Università. Nel dettaglio, si propone l’istituzione di un Assessorato all’Agricoltura e al Paesaggio; la creazione di uno sportello in cui il Comune svolgerà il ruolo di facilitatore tra imprese, istituzioni, scuole, fabbriche e aziende; consolidamento del marchio Deco (Denominazione Comunale d’origine) utile a favorire lo sviluppo di filiere agricole locali (Copparo Corner in Gdo); incentivazione nelle imprese locali di “investimenti green” attraverso dispositivi attualmente a disposizione nei fondi europei.

Infine, “il contenuto fondamentale su cui si basa la visione di una comunità del futuro è il ritorno ad una ottica di decentramento dei servizi alla comunità, ovvero consolidare i servizi esistenti e riorganizzare i servizi periferici soprattutto nelle frazioni – si legge nel programma -. Con azioni di progetto dedicate a una ri-organizzazione della mobilità pubblica e privata in cui il Comune svolge il ruolo di regia delle esigenze; una comunità attenta ai nuovi bisogni legati alle giovani famiglie con figli dai 3 ai 14 anni a cui offrire servizi extra scolastici; rinnovata attenzione al mondo dello sport e delle attività all’aria aperta come motori di vita sana; una offerta culturale integrata tra il mondo delle associazioni e il nostro patrimonio culturale, dal Teatro De Micheli alla rinnovata Villa Mensa”.

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