Mesola
30 Gennaio 2019
Si ferma il percorso per istituire un nuovo Comune. Decisiva la vittoria del ‘no’ al referendum del 2 dicembre scorso. Zappaterra (Pd): “Rispettata la volontà degli elettori”. Critiche da Fabbri (Ln) e Tagliaferri (Fdi)

Fusione Goro-Mesola, la Regione ratifica lo stop

di Redazione | 2 min

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L’Assemblea legislativa regionale ha ratificato lo stop al progetto di legge per l’istituzione di nuovo Comune unico tramite fusione di Comuni tra Goro e Mesola in provincia di Ferrara. Il percorso legislativo, pertanto, si interrompe e i due Comuni rimarranno distinti. Decisiva, al referendum consultivo del 2 dicembre scorso, la vittoria del ‘no’ in entrambi i comuni (quasi il 90% a Goro e oltre il 55% a Mesola, ndr).

Marcella Zappaterra (Pd), relatrice di maggioranza, ha sottolineato come sia stata rispettata la volontà degli elettori.

Alan Fabbri (Ln) ha ricordato come la Lega fosse addirittura contro l’indizione del referendum, tanto era chiara la contrarietà popolare alla fusione dei due Comuni. Si è trattato – ha evidenziato il capogruppo – di un’inutile forzatura del Pd nata da una scelta politica calata dall’alto.

Giancarlo Tagliaferri (Fdi) ha evidenziato come il risultato referendario dimostri una volontà nitida delle comunità non colta dagli amministratori locali e regionali del Pd, segno della distanza che caratterizza ormai il rapporto tra questo partito e i cittadini.

Pronta la replica di Marcella Zappaterra (Pd), che ha ricordato ai consiglieri di opposizione come il percorso di fusione sia stato avviato dalla Regione in forza della richiesta votata dai consigli comunali di entrambi i Comuni in totale libertà. Sono le forze politiche che hanno cavalcato il ‘no’ al referendum consultivo – ha evidenziato la relatrice dem – che hanno operato una forzatura, per mero calcolo elettorale, contro le esigenze dei cittadini e del territorio.

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