Poggio Renatico
7 Gennaio 2019
Oltre 3,5 milioni ma l'appalto completo ne varrà 7 comprendendo anche il nuovo archivio. Garuti: "Quest'anno i lavori per la gara, il cantiere nel 2020"

La Regione sblocca i fondi per la ricostruzione di Castello Lambertini

di Redazione | 2 min

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I danni subiti nel sisma del 20 maggio 2012 dal Castello Lambertini a Poggio Renatico / Archivio

di Martin Miraglia

Poggio Renatico. La Regione ha approvato nei giorni scorsi lo stanziamento della quota di sua competenza per la ricostruzione del Castello Lambertini, ex sede municipale di Poggio Renatico andata fortemente danneggiata nel sisma del 2012, per un ammontare poco superiore ai 3 milioni e 550mila euro, permettendo così l’avvio delle pratiche di creazione ed assegnazione dell’appalto nel corso di quest’anno e, con tutta probabilità, l’avvio dei lavori nel 2020.

A darne notizia è stato il sindaco di Poggio Renatico Daniele Garuti durante la cerimonia di premiazione delle vetrine di Natale delle attività commerciali del territorio, che ha rimarcato a margine dell’evento come la cifra stanziata dalla Regione sia pari a circa la metà del costo completo dell’appalto, che ammonterà a poco più di sette milioni di euro, che per la quota rimanente verrà finanziato da fondi comunali derivanti dalla riscossione del rimborso dei danni dall’assicurazione che l’ente aveva stipulato sull’immobile.

L’appalto per il castello comprende anche la costruzione dietro al municipio attuale di via Salvo D’Acquisto del nuovo archivio comunale, dal costo di circa 700mila euro, resosi necessario una volta completata la ricognizione degli usi futuri del Castello che non verrà più usato come municipio quanto piuttosto come spazio per le associazioni, per il presidio di Polizia Municipale e delle attività sanitarie poggesi.

Il render di Castello Lambertini con la torre in acciaio, parte del progetto di ricostruzione / Archivio

“La Regione ha autorizzato la spesa per il Castello, è arrivata la comunicazione ufficiale, che si andrà a sommare alle risorse del Comune per un intervento che supererà i sette milioni di euro”, ha spiegato Garuti, “e questo è stato un passaggio fondamentale perché ora possiamo impostare il lavoro per le gare d’appalto. Queste cifre impongono attenzioni consistenti e spesso purtroppo è più il tempo della carta che non dei lavori. In questo caso però pensiamo che il 2019 sia l’anno buono per predisporre l’attività propedeutica alla gara d’appalto perché nel 2020 possa partire il cantiere”.

“Spacchetteremo il centro civico in primavera (coinvolto da lavori di consolidamento strutturale dall’anno scorso, ndr)”, ha aggiunto il primo cittadino, “e impacchetteremo le scuole elementari, perché anche per quelle opere è già stata fatta la gara. Procederemo con gradualità e riporteremo il comune alla sua totale funzionalità. Resistiamo ancora un po’ e manteniamo uno sguardo a 360 gradi sulla valorizzazione dell’intero centro e della comunità. È uno sforzo che ci viene riconosciuto perché non ci hanno tolto nemmeno un euro dalle proposte che erano arrivate: vuol dire che i tecnici hanno lavorato in modo certosino. Pensate che per le scuole di Madonna Boschi sono venuti a contarci i bulloni”.

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