Codigoro
23 Dicembre 2018
Piccata la replica di Zanardi a Brina e Curtarello, che avevano denunciato l'emergenza nell'azienda agricola Naldi: "Non credo che a Bondeno vada meglio"

Nutrie, Zanardi smentisce la Lega: “Solo propaganda e polemiche inutili”

di Redazione | 3 min

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Codigoro. “Propaganda inutile e polemica quella della Lega: tirino fuori la bacchetta magica per dirci come risolvere il problema nutrie”. Non risparmia il sarcasmo il sindaco Alice Zanardi, intervenendo nella questione sollevata da Giuseppe Brina, segretario leghista del Basso Ferrarese e da Ottavio Curtarello (Lega Giovani Ferrara) dopo la visita all’azienda agricola Naldi di Codigoro.

Ad infastidire il sindaco, “perfettamente consapevole del problema”, è più che altro l’intenzione della Lega di focalizzare l’analisi sul codigorese. “Se, come fanno intendere loro, l’emergenza nutrie riguarda solo noi, propongo di concentrare qui tutti i coadiutori volontari che, ricordo, solo nel codigorese nei primi nove mesi del 2018 hanno assicurato la cattura di 3 mila nutrie, con gabbie e con sparo, nel corso di 216 interventi. Siamo il terzo Comune per numero di animali prelevati”.

Il dato provinciale relativo alla cattura è pari, nello stesso periodo, a 27 mila esemplari. “Numeri, i nostri perfettamente in linea con gli altri Comuni. Non mi pare – aggiunge Zanardi – che nella leghista Bondeno il problema sia stato risolto. La Lega dimentica poi che la competenza del sindaco sulle nutrie nei campi è pari a zero”.

“A Codigoro, grazie alla generosità di molte persone coinvolte ed in primis del coordinatore locale dei coadiutori Enzo Boarini e all’accordo con l’amministrazione, tramite un’opportuna ordinanza sindacale si è potuto operare in deroga a vincoli e distanze imposte dalla normativa, per un periodo limitato di tempo e in zone particolarmente infestate”.

“So perfettamente quanto il problema sia grave – continua Zanardi -, per questo incentiviamo gli agricoltori a fare la loro parte, direttamente previa autorizzazione oppure attraverso l’utilizzo delle numerose gabbie messe a disposizione dalla Provincia, e le associazioni di categoria a sensibilizzare chi di dovere per ottenere un impegno concreto che ancora non si è ritenuto opportuno mettere in campo”.

Il riferimento è alla Regione, “che ha sì approvato un piano specifico, ma a zero risorse: pertanto le attività di contenimento resta affidato ai volontari, che intervengono quando e se possono, e alla Polizia Provinciale, notoriamente ridotta ai minimi termini in fatto di personale”.

Sul caso specifico dell’azienda Naldi infine, Zanardi ricorda che i titolari hanno chiesto l’intervento dei coadiutori e che la Polizia Provinciale ha fatto presente la necessità di una specifica autorizzazione dell’ente Parco del Delta, in quanto i terreni dell’azienda ricadono in zona contigua al Parco (“dove peraltro è prevista anche l’attività di sparo, contrariamente a quanto riportato dagli esponenti della Lega”).

“Ci risulta che il Parco abbia rilasciato tale autorizzazione a giugno 2018, dando il via libera ai coadiutori solo in quel momento. Non ci risultano invece interventi significativi di questi ultimi, in quanto gli stessi hanno fatto presente all’azienda che i terreni interni erano impraticabili con i mezzi messi a disposizione, e che potevano essere eseguiti solo previa pulizia delle capezzagne, che non pare sia avvenuta. All’azienda inoltre – conclude il sindaco – sono state fornite il 9 novembre quattro gabbie di cattura, da gestire direttamente: ad oggi non ci risultano catture da parte del fruitore”.

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