Politica
6 Dicembre 2018
Lunga riunione tra maggioranza e opposizione per parlare della programmazione economica 2019/20

In commissione gli assessori riferiscono gli obiettivi di fine mandato

di Redazione | 4 min

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Riunione fiume per la prima Commissione Consiliare nel municipio ferrarese, presieduta dal forzista Matteo Fornasini e che ha visto buona parte degli assessori della giunta parlare della programmazione economica per le iniziative e i progetti futuri previsti dal Dup (documento unico di programmazione) per il biennio 2019-20. Un’occasione per maggioranza e opposizione per fare il punto sulle prossime politiche pubbliche a Ferrara e ottenere chiarimenti su spese, scadenze, responsabilità e tempistiche per i progetti dell’amministrazione.

Questioni particolarmente importanti soprattutto se si considera che ci troviamo negli ultimi mesi dell’attuale consigliatura: le relazioni degli assessori Maisto, Fusari, Modonesi, Merli e Vaccari rappresentano quindi gli obiettivi di fine mandato per la maggioranza, mentre per l’opposizione rappresentano l’eredità che la nuova amministrazione si potrebbe trovare a raccogliere. Le novità per chi segue abitualmente la politica locale non saranno molte: buona parte dei progetti e dei temi affrontati dagli assessori sono stati già trattati singolarmente in diverse occasioni, ma la riunione della commissione offre sicuramente un’occasione per un ‘ripasso’ dei progetti in corso e su quale programmazione economica poggiano.

L’assessorato più importante in materia di spese pubbliche è per ovvie ragioni quello alle infrastrutture e alle opere pubbliche, in particolare se si considerano gli investimenti per la ricostruzione post-sisma. A questo proposito Aldo Modonesi afferma che Ferrara è “tra i Comuni più virtuosi del cratere” con il 73% di progetti per la ricostruzione ormai conclusi e che l’anno prossimo si concluderanno tutti gli interventi con la definitiva uscita dal ‘cratere’. L’assessore elenca poi varie riqualificazioni che verranno completati durante il prossimo anno: il teatro Verdi, via Carlo Mayr, Porta Paola e le mura di via Baluardi, a cui si aggiungeranno interventi in piazza Ariostea, Palazzo dei Diamanti, nella chiesa di Santa Maria della Consolazione, a Sant’Antonio in Polesine, nella Casa Nicolini (sede della nuova biblioteca per ragazzi).

Altri progetti futuri riguardano una nuova gara per la pubblica illuminazione, una per l’efficientamento energetico di due plessi scolastici, gli investimenti sul trasporto sostenibile e la creazione di quattro nuovi lotti per l’edilizia popolare nelle Corti di Medoro (ex Palaspecchi), dove verrà inaugurato anche il nuovo comando della polizia municipale.

La relazione dell’assessore al’urbanistica Roberta Fusari si concentra soprattutto sulla questione del Bando Periferie (‘congelato’ dal governo col decreto Milleproroghe): il Comune anticiperà i 670mila euro necessari per pagare i progetti commissionati agli studi (grazie a una variazione di bilancio), dal momento che il premier Giuseppe Conte ha assicurato i rappresentanti dell’Anci che le risorse previste dal bando saranno ‘scongelate’ nella Legge di Bilancio. Nonostante i tanti condizionali, la promessa di Conte consente al Comune di sbloccare il piano periferie che rischiava un lungo stop e secondo l’assessore “a gennaio potremo riformulare la convenzione stretta col governo precedente e saremo pronti a far partire le gare di appalto”.

Per quanto riguarda le iniziative culturali, Massimo Maisto afferma che entro il 2020 l’assessorato punta alla riapertura di Palazzo Schifanoia e si sofferma sull’ipotesi di utilizzare il personale di Ferrara Arte nei musei ferraresi, per mansioni che solitamente richiedono l’impiego di tecnici o professionisti esterni e per prevenire i rischi di sottodimensionamento che si potrebbero verificare con l’entrata in vigore di nuove leggi. In particolare la ‘quota 100’ per i pensionamenti richiesta a livello nazionale dalla Lega: “Se dovesse passare quella norma – afferma l’assessore – i musei potrebbero avere una quota significativa di pensionamenti e chi amministrerà la città potrà decidere se procedere con nuove assunzioni o utilizzare il personale di Ferrara Arte”. Maisto risponde a vari quesiti sulle promozioni e i prezzi dei servizi per turisti e residenti, affermando anche per ragioni di bilancio di voler puntare più sulle ‘card’ a pagamento che consentono l’accesso ai vari musei, piuttosto che sulla gratuità dei musei per i turisti, ipotesi che giudica percorribile per le scuole o alcune categorie di residenti.

Tra le politiche descritte dall’assessore allo sport Simone Merli c’è il mantenimento delle tariffe agevolate per le società sportive che danno spazio a bambini in difficoltà economiche e il completamento dei lavori allo stadio di competenza comunale, mentre è stato assegnato anche l’ultimo capo sportivo inutilizzato (a Fossanova San Marco) sul territorio comunale.

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