Si dice che la pallacanestro è imprevedibile, che si gioca fino al suon di sirena finale, che il l’improbabile può diventare possibile sul filo degli interminabili secondi. Ed e’ tutto vero, come si è visto sabato sera ad Argenta.

Il Bellaria è una squadra concreta, equilibrata in difesa e con tante soluzioni di attacco che i giocatori sanno sfruttare bene, che meritano la propria posizione nella parte alta della classifica. Una qualità che la stava portando a vincere anche questa partita, fino a otto minuti dalla fine.

Argenta subisce: poca circolazione di palla, giocate scontate ed andamento lento. Pochi punti e nervosismo che nel terzo quarto sembra infinito. Si inizia con un tecnico al coach M.Bacchilega che poi diventa espulsione, continua con l’espulsione di L. Quaiotto per proteste e con un altro tecnico all’allenatore in seconda F.Santoro (25 anni) al debutto. Bellaria a +24 a otto minuti dalla fine.

Santoro propone in campo un quintetto per il finale di partita che non cambierà più nonostante i falli. La partita ora cambia aspetto. Argenta ora domina gli avversari, non da loro nessuna possibilità di tiro con una difesa che non concede niente e della quale A. Alberti ne è il miglior interprete. Il ritmo si alza tantissimo, gli schemi muoiono e c’è una sola squadra in campo: Argenta.

Magnani e Alberti diventano imprendibili per per gli avversari. I giocatori di Argenta, ora trascinati da un pubblico che ci crede non sbagliano più. Tutto il palazzetto si esalta in una rimonta incredibile fatta di giocatori, canestri e pubblico. 82 pari a 20 secondi dalla fine. Bellaria sbaglia, Argenta ha palla, Santoro urla un solo tiro; Magnani porta palla, finge attacco, D.Alberti taglia in campo, riceve palla e tira da 3 punti in caduta. Canestro, vittoria per 85-82 e tanti minuti di applausi fino allo spegnimento delle luci.