Un’ulteriore tappa del gruppo civico “Ferrara Viva”, che raccoglie le difficoltà dei residenti delle frazioni della città, ha toccato l’abitato di Contrapò. L’incontro ha avuto luogo presso lo storico bar del paese, che recentemente ha cambiato gestione con il nome di Emilia 68.
“I residenti presenti– commenta Federico Messina, uno dei promotori di Ferrara Viva –hanno segnalato come problema principale quello della messa in sicurezza dell’arteria principale del paese: via Massafiscaglia. Nel tratto che attraversa l’abitato le auto sfrecciano a elevata velocità, con una condizione di pericolo particolarmente significativa per i bambini che frequentano la scuola materna e l’asilo nido che vi si affacciano. La recente installazione di uno speedbox non ha migliorato la situazione complessiva: le auto rallentano infatti solo davanti al rilevatore, che peraltro è attivato dalla polizia municipale troppo di rado e solo in orari di scarso traffico (14-16 del pomeriggio). Via Massafiscaglia manca inoltre di marciapiedi idonei, la segnaletica stradale viene definita fatiscente ed i bidoni dei rifiuti si trovano sul ciglio stradale, costringendo i cittadini ad occupare la carreggiata durante i conferimenti. Sul tema trasporti, le corse degli autobus sono definite carenti il sabato e la domenica, mentre la fermata di via Massafiscaglia dovrebbe essere dotata di apposita copertura. Altri elementi segnalati sono la mancanza di illuminazione e la presenza di buche su via Tambellina, problemi nei cartelli di nomenclatura delle strade (specialmente su via Castalda per la quale vengono riportate difficoltà nell’arrivo dei corrieri) e l’abbandono del cimitero del paese dove le radici degli alberi stanno dissestando le tombe.”
“Anche l’isola ecologica della frazione – prosegue il collega Michele Franchi – risulta essere malgovernata, venendo definita dai cittadini come una vera e propria “discarica a cielo aperto”. Problema ulteriore di Contrapò, emerso anche in incontri con frazioni limitrofe, è la mancanza di una linea adsl, con la fibra ottica che termina a poche centinaia di metri dal paese: i cittadini lamentano petizioni inascoltate e la mancanza di un internet veloce indebolisce le poche attività produttive presenti sul territorio. Come ovunque in città, lo sfalcio dell’erba viene definito carente (specialmente nella rotonda di ingresso al paese), così come i procedimenti di disinfestazione dalle zanzare. Anche il ponticello che separa l’abitato di Contrapò dalle strade di accesso alla città è definito particolarmente stretto, senza un percorso dedicato a pedoni e biciclette e con buche dalle quali si può addirittura intravedere il canale sottostante, mentre la scaletta che permette di raggiungerlo manca di uno scorrimano adeguato ed è stata interrotta, rendendola inservibile, dall’installazione di un guard rail. Sul tema sicurezza non sono emerse particolari situazioni di disagio: nella frazione è già attivo un sistema di controllo di vicinato, mentre è stata richiesta l’installazione di un sistema di videosorveglianza agli ingressi del paese”.
“Siamo rimasti positivamente stupiti –conclude Messina – dalle numerose adesioni dei cittadini alla riunione promossa. Contrapò è una realtà piccola ma molto attiva, con persone la cui voce è rimasta inascoltata per troppo tempo, quasi stupite che qualcuno si interessasse delle loro difficoltà. Lavoreremo nei prossimi anni per sistemare le piccole e grandi criticità emerse, nell’ottica della nostra associazione di ascoltare tutti i cittadini, anche quelli che vivono al di fuori del centro cittadino”.
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