Attualità
19 Ottobre 2018
Lo sciamano mapuche racconta le tragiche conseguenze della politica economica del noto brand

Dalla Patagonia a Ferrara contro “l’imprenditoria pericolosa di Benetton”

di Redazione | 1 min

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I rappresentanti del popolo indigeno mapuche della Patagonia arrivano a Ferrara per parlare de “L’imprenditoria pericolosa del gruppo Benetton” in un incontro organizzato dall’associazione Ya Basta in collaborazione con gli amici del Gad – Gruppo Anti Discriminazione di Ferrara per sabato 20 ottobre alle 18 presso la Galleria del Carbone in vicolo del Carbone 18.

Ospiti dell’iniziativa saranno Mauro Millàn, lonko della comunità mapuche Pillan Mahuiza (“lonko” è traducibile con sciamano o, meglio, guida spirituale) e Ana Ramos, antropologa all’università del Rio Negro.

“Cercheremo di tracciare un parallelo sulle tragiche conseguenze della politica economica che il noto brand di abbigliamento porta avanti tanto nelle terra della Patagonia quanto nelle strade d’Italia, come abbiamo visto con il crollo del ponte di Genova” anticipano gli organizzatori, ricordando che “nel 1991, la Benetton ha acquistato quasi un milione di ettari di terra nel sud dell’Argentina e ha allontanato forzatamente, con l’aiuto dell’esercito e di milizie irregolari, le comunità indigene che vivevano in quelle terre sin da prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo, per fare spazio all’allevamento intensivo di capi di bestiame”.

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