Cronaca
4 Settembre 2018
Scena muta davanti al giudice per Irabor Igbiniosa e Anthony Odianose Luckhy, autori della violenta aggressione con machete del 30 luglio

Tentato omicidio in Gad. I due esecutori rimangono in carcere

di Redazione | 2 min

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Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Irabor Igbiniosa (di 29 anni) e Anthony Odianose Luckhy (di 31 anni), i due giovani provenienti dalla Nigeria, accusati di aver tentato di uccidere Steven, un loro connazionale di 26 anni in un’aggressione con machete, avvenuta in via Olmpia Morata il 30 luglio scorso.

Per loro – difesi entrambi dall’avvocato Simona Maggiolini – il giudice per le indagini preliminari Silvia Marini ha comunque convalidato l’arresto, disponendo anche la custodia cautelare in carcere al termine dell’udienza tenutasi lunedì mattina nella casa circondariale dell’Arginone. Il giudice ha concordato con le richieste del pm Isabella Cavallari, sulla base di quanto emerso finora dai video, delle intercettazioni e dal riconoscimento effettuato dalla vittima del (presunto) tentato omicidio.

Igbiniosa e Luckhy, secondo la ricostruzione della Squadra mobile, sono stati i principali, ma non gli unici esecutori di una violentissima ritorsione nei confronti di Steven, reo di aver collaborato con la polizia a fine giugno, quando fece ritrovare il machete utilizzato in una rissa scoppiata in zona Nord-Ovest, in via Lavorieri.

A incastrare i due anche le immagini delle telecamere di sicurezza di alcune attività di via Olimpia Morata, che li riprendono mentre parlottano fra loro al telefono, mentre in via Oroboni passa Steven che, fermato da altri due nigeriani, venne sostanzialmente costretto a percorrere via Morata, dove ad attenderlo c’erano proprio Igbiniosa e Luckhy armati di due machete lunghi 30-40 centimetri.

Le indagini, ancora in corso, stanno cercando di accertare chi siano gli altri esecutori.

 

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