Argenta
28 Agosto 2018
La cooperativa apre una nuova struttura senza chiedere l'autorizzazione. Ultimatum del Comune: "Certificazione entro 3 giorni o chiude"

Casa famiglia non regolare, anziani rischiano un nuovo sfratto

di Redazione | 2 min

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(foto di archivio)

Argenta. Chiusa un’altra casa famiglia per anziani autosufficienti gestita dalla cooperativa sociale Albachiara, la stessa coop che nei mesi scorsi è stata raggiunta da un medesimo provvedimento di chiusura disposto dal sindaco Antonio Fiorentini.

In quel caso, era stata disposta la cessazione immediata delle attività in tre centri di Ospital Monacale dove – a seguito di controlli e ispezioni effettuati da parte dell’Ausl, Nas e Ispettorato del lavoro – erano state rinvenute delle irregolarità.

Stavolta al centro della serrata disposta dal primo cittadino c’è la struttura in via Galvani ad Argenta che ospita sei persone, prima assistite a “Villa Mercede” (una delle case famiglia chiuse appunto perché non regolari) e poi trasferite in questa abitazione in centro, che ora rischiano un nuovo ‘sfratto’.

L’ordinanza è stata emessa, come spiega l’assessore ai Servizi Sociali Samuela Pamini, “dalla omessa presentazione della documentazione di inizio attività e richiesta di autorizzazione”. Il regolamento comunale, infatti,  dispone un termine di 60 giorni entro il quale va comunicato l’avvio dell’attività. Un obbligo non rispettato dalla cooperativa, che ha aperto la casa famiglia senza consegnare per tempo i necessari documenti in Comune.

I controlli non si sono fatti attendere e, appena accertata l’irregolarità della mancata documentazione e autorizzazione, è scattato il nuovo ultimatum. In sostanza, se entro tre giorni la certificazione non viene rilasciata alle autorità competenti, l’ordinanza di chiusura del sindaco diverrà operativa e i nonnini dovranno traslocare. Di nuovo.

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