Cronaca
17 Luglio 2018
Oltre a chiedere un abbassamento della pena, i legali chiederanno la possibilità di scontare pene alternative

Omicidio di Pontelangorino: a settembre il processo d’appello

di Redazione | 2 min

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È stato fissato per il 12 settembre il processo di appello per Riccardo Sartori e Manuel Vincelli, i due giovani che nella notte tra il 9 e il 10 gennaio 2017 hanno massacrato e ucciso a colpi d’ascia (Riccardo l’esecutore materiale e Manuel il mandante) i coniugi Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, genitori di Manuel.

I due amici sono stati condannati nel gennaio scorso a 18 anni di reclusione, con l’aggravante dei futili motivi e della minorata difesa (visto che i coniugi Vincelli sono stati aggrediti mentre dormivano), dopo che la procura aveva chiesto 20 anni.

Oltre a chiedere a un abbassamento della pena, i legali di Sartori e Vincelli puntano soprattutto sulla possibilità di pena alternative per i loro assistiti, che nella condanna di primo grado emessa dal giudice del tribunale dei minori Anna Filocamo era stata rigettata.

Tra le possibili richieste dei legali ci potrebbe anche essere quella di ‘diversificare’ il giudizio e la pena per i due ragazzi: già durante il processo di primo grado il legale di Sartori, Lorenzo Alberti Mangaroni Brancutti, aveva descritto il proprio assistito come influenzato e quindi per certi versi succube delle decisioni dell’amico: “Non è stato fatto nessun tipo di discrimine tra le due posizioni – affermava il legale dopo il pronunciamento della prima sentenza -, anche se Manuel è stato in qualche modo soggiogato, e ci sono gli atti che in questo senso depongono”.

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