Politica
11 Giugno 2018
Era già stato sindaco di San Severino Marche e Salemi, ora a Sutri prende quasi il 60% dei voti. Tra le promesse il museo della Tuscia

Vittorio Sgarbi sindaco per la terza volta

di Redazione | 2 min

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Dopo San Severino Marche e Salemi da questa tornata di elezioni amministrative il critico d’arte e politico ferrarese Vittorio Sgarbi potrà aggiungere anche Sutri, cittadina di 6600 anime nel viterbese, alla lista di città delle quali è stato sindaco.

Sgarbi infatti, che solo pochi giorni fa si era smarcato dal suo partito di elezione — Forza Italia — accordando alla Camera la fiducia al governo Conte motivando la scelta dicendo che “dove ci sono ignoranza e disordine io prospero”, è stato eletto con il 58.79% dei voti, pari a 2207 preferenze, con la sua lista ‘Rinascimento Sgarbi’ che ha trionfato contro lo sfidante civico Luigi Di Mauro che invece era a capo della ‘Lista Civica Sutri’.

Sgarbi, la cui lista era stata sostenuta da diversi partiti a partire dalla Lega ma che ha ricevuto consensi anche da elettori locali legati storicamente a Rifondazione Comunista, aveva incentrato la sua campagna elettorale sul rilancio della cittadina definendola “disordinata” e “sporca”. “Il centro storico”, aveva detto, “è pieno di fili della luce penzolanti, c’è plastica ovunque. Serve un minimo di decoro, una città bella deve avere il legno e il cotto, deve poter vivere nell’idea della bellezza”. In questo senso poi Sgarbi ha anche promesso “un polo attrattivo mondiale”: il museo della Tuscia. “La mia intenzione”, aveva detto in questo caso, “è restituire a Sutri il posto che merita nella storia. Sarà un rinascimento politico, economico e morale. Nessuno, se vorrà, sarà lasciato indietro”.

Dopo l’elezione, Sgarbi ha dichiarato alle agenzie di stampa di sentirsi “felice e soddisfatto”.

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