Politica
13 Aprile 2018
Il consigliere del Pd alla giunta: "Si faccia chiarezza sul recupero del pescato dei bracconieri”. Il capogruppo leghista: "Vigilanza alle associazioni sportive, il Pd sia collaborativo"

Bracconaggio, da Calvano a Fabbri le proposte di intervento urgenti

di Redazione | 3 min

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Il bracconaggio in acque interne torna al centro dell’attenzione dei rappresentanti ferraresi in regione, a partire dal consigliere Paolo Calvano, che interroga la giunta sul tema – anche a seguito dell’allarme lanciato dalla polizia provinciale di Ferrara.

“Il problema – dice Calvano – è ben noto nel territorio ferrarese e rappresenta un concreto rischio per l’ecosistema ittico. È una grave minaccia e tra le criticità emerse vi è quella del ritrovamento di notevoli quantitativi di carcasse di pesce che devono essere necessariamente raccolte e smaltite in tempi rapidi,anche per questioni di carattere igienico-sanitarie”.

Proprio sullo smaltimento delle carcasse sembrano esserci degli intoppi, nonostante la Regione Emilia Romagna, attraverso la Legge per la tutela della fauna ittica e per la disciplina della pesca, si sia dotata di uno strumento finalizzato proprio a contrastare il bracconaggio.

“L’attuale normativa prevede che le spese per il recupero del pescato siano a carico del trasgressore, ma trattandosi di soggetti insolventi tale compito spetta in primis all’ente di riferimento, riservandosi la facoltà di rivalsa. La volontà di trovare una soluzione sullo smaltimento delle carcasse – prosegue il consigliere – era già emersa, valutando di ampliare alcuni strumenti già esistenti per il recupero della fauna selvatica. Ad oggi però non risultano impegni e risorse destinate a questo tema: per questo ho chiesto alla giunta spiegazioni, in modo che il disagio venga risolto. Chiedo infatti se vi è l’intenzione di prevedere all’interno dei capitoli di spesa, la raccolta, le risorse a copertura per il trasporto e lo smaltimento di grossi quantitativi di pesci rinvenuti a seguito di azioni antibracconaggio”.

Già un passo oltre Alan Fabbri, che ha le idee chiare circa la possibile soluzione del problema dell’annoso problema: “Stiamo lavorando per portare a casa un risultato concreto, cercando (come già in passato) la collaborazione del Pd e delle altre forze politiche per l’approvazione della nostra proposta di legge sulla concessione di fiumi e canali alle associazioni sportive. Oggi – racconta il consigliere il capogruppo del Carroccio in Regione – c’è stato un primo passaggio in Commissione e siamo convinti che sia la strada giusta da percorrere”.

Approvato il testo, “la Regione avrà la possibilità di affidare i corsi d’acqua tramite concessioni ad associazioni o federazioni di pescatori sportivi, che potranno utilizzarli per finalità compatibili alla conservazione dei patrimoni ittici e dell’ecosistema e, in cambio, dovranno garantire una vigilanza ittica organizzata”, spiega Fabbri.

In questo modo “si potrà ottenere un presidio migliore dei territori oggi esposti all’odiosa depredazione da parte dei bracconieri e dei pescatori di frodo. Ci auguriamo che su questo tema il Partito Democratico continui a dimostrare l’interesse e l’attenzione che ha dimostrato fino ad ora. Nel prossimo futuro, con la Lega al governo, lavoreremo per affrontare in modo definitivo il problema con una riforma di carattere nazionale che renda la fauna ittica patrimonio dello Stato e la pesca di frodo reato punibile anche con la carcerazione”.

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