Spettacoli
23 Marzo 2018
Il pianoforte di Marcelo Cesena porta i capolavori della Cappella degli Scrovegni a palazzo Roverella

“Armonie Giottesche”, arte e musica sotto un cielo affrescato

di Redazione | 2 min

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Con l’avvicinarsi della Pasqua oggi, venerdì 23 marzo, alle 21 presso il Circolo Negozianti di palazzo Roverella, il Centro Culturale l’Umana Avventura e la Fondazione Enrico Zanotti, attivi da anni a Ferrara nel campo della promozione culturale e dell’educazione dei giovani, porteranno a Ferrara con la collaborazione di altre realtà cittadine “Armonie Giottesche: dall’affresco alla musica”, uno straordinario spettacolo itinerante e multimediale ispirato al ciclo di affreschi giotteschi della Cappella degli Scrovegni di Padova.

Oltre all’eccezionale bellezza degli affreschi riprodotti ad altissima definizione su maxi schermo, saranno protagoniste le originali composizioni per pianoforte eseguite dal vivo, scritte appositamente dal maestro Marcelo Cesena, pianista e compositore brasiliano di fama internazionale, rimasto “folgorato” dal racconto pittorico di Giotto. Alla musica si uniranno momenti di prosa recitata e immagini dinamiche degli affreschi per la creazione di un evento unico ed emozionante.

L’evento “Armonie Giottesche”, oltre a comunicare in modo innovativo l’opera di uno dei più grandi pittori di tutti i tempi, punta sulla convinzione che la bellezza dell’arte di Giotto parli ancora al cuore di ogni uomo interessato a scoprire il significato di sé e del mondo.

Marcelo Cesena, che ha avuto nell’incontro con i cieli, i volti, le scene di Giotto una vera e propria rivelazione che ha scatenato la sua vena compositiva, scrive in proposito: “Il concerto non ha la pretesa di spiegare l’arte di Giotto bensì, attraverso la musica, di ascoltare cosa la sua arte mi ha comunicato guardandola. Scrivendo la musica mi sono reso conto che il cielo stellato della cappella mi aiutava a scoprire il “mio” cielo. Per Giotto le stelle erano come persone reali da contemplare, erano una sorta di fonte di conforto. Accorgermi di questo mi fa tuttora chiedere se c’è qualcuno a cui guardo con lo stesso stupore”.

Un modo “antico” di guardare l’arte, il solo però in grado di comprenderla veramente, in cui il bello viene concepito come attributo della verità e del bene, “kalokagathía”, “bellezza-bontà”. Uno sguardo da artista, quello di Marcelo Cesena, che recupera, dentro un paragone serrato con la propria vita, il fulcro del significato dell’opera artistica di Giotto e che introduce il pubblico a scoprire come ciò che è stato raccontato in maniera incomparabile da un pittore di 700 anni fa sia un’esperienza possibile e verificabile oggi.

Per informazioni e biglietti rivolgersi alla Fondazione Enrico Zanotti, in via Borsari 4c, al numero 0532 243258.

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