(foto di Alessandro Castaldi)

Buona la prima per il neo promosso Bonacina, che dopo i tumulti degli ultimi tempi in casa Bondi ha traghettato la propria ciurma verso l’approdo sicuro dei due punti.

Quanto in effetti sia stata la mano del nuovo timoniere lo si potrà comprendere solo con il tempo, certo è che alla truppa estense serviva una scossa, per non scivolare in un baratro dal quale sarebbe poi stato complicato risalire. Servivano punti, ma anche una prestazione convincente che riportasse gli animi in alto, sul parquet e anche sugli spalti. E così che con la Curva Nord assente in segno di protesta e con i vari fardelli delle settimane passate sul groppone, la Bondi è riuscita comunque a infiocchettare una prestazione di carattere, mettendo un fermo al trend positivo di Imola.

Un derby sempre intenso quello contro l’Andrea Costa, che nelle ultime stagioni sta divenendo la vera “bestia nera” di Ferrara, che questa sera ha però saputo invertire la tendenza. Il Kleb ha fatto quadrato e ha impostato il gioco sulla voglia di difendere il proprio cesto, faticando, remando, portando in campo tanto sacrificio e gioco concreto.

Difesa innanzi tutto. Difesa che porta Ferrara a +12 all’ 8’, momento in cui però gli estensi tirano i remi in barca e Alviti replica facendo fuoco e fiamme e bollando tre bombe che pesano quanto granate. Imola si ridesta e piazza un 15/0 di parziale che avrebbe piegato le gambe di chiunque (26-32 al 16’), anche perché tutti i fantasmi di un passato nemmeno troppo remoto stavano riaffiorando: in retrovia estense si faceva acqua da tutte le parti, polveri bagnate in attacco nervi a fior di pelle.

Calma e gesso impartite da Bonacina, che ha richiamato i suoi verso un gioco corale e fatto di meno individualità. Così la Bondi ha preso ago e filo e ha ricucito, nonostante Imola abbia pure toccato il massimo vantaggio dopo l’intervallo lungo (41-48 con tripla di Wilson al 23’). Via di difesa e poi pian piano a impostare l’attacco. Rush e Fantoni a gonfiare la retina, con Cortese a servire assist e poi a mettere a segno lui stesso il lavoro sporco di Hall ai rimbalzi. Ferrara non si è fermata al pari e nonostante il contro allungo firmato Maggioli ha remato fino alla fine. Hall segna su azione e poi gli sta dietro Panni sugli ultimi dieci giri di lancette, che trova una tripla fortunosa che vale il +7. L’Andrea Costa un po’ sbrocca e fatica a vedere un canestro che pare stringersi sempre di più, mentre la Bondi trova Rush da fuori e pure la furia di Cortese.

La benzina del Kleb pulsa nel motore e tutta la grinta esplode in un gioco di grande compattezza: si ingrana la quinta e Imola si arrende ben presto sotto i colpi di spada estense. Il +14 al 36’ arrideva tutto a Ferrara, che la chiude a un minuto dalla fine e ora che la prima del nuovo corso è andata e l’incantesimo pare spezzato…  l’imperativo è ripartire.

Bondi Ferrara – Andrea Costa Imola 76-65 (22-14, 39-43, 58-54)

 Bondi Ferrara: Moreno 10 (2/6, 2/2), Cortese 11 (4/6, 1/7), Rush 14 (3/7, 2/4), Hall 18 (6/9, 2/6), Fantoni 8 (2/8); Molinaro (0/1, 0/1), Venuto 3 (0/1, 1/4), Panni 12 (0/1, 4/6). Ne: Mancini, Drigo, Carella. All. Bonacina

Andrea Costa Imola: Penna 3 (1/4, 0/1), Gasparin 2 (1/2, 0/1), Alviti 22 (1/2, 6/9), Wilson 7 (1/4, 1/6), Maggioli 6 (3/4, 0/5); Bell 12 (2/3, 1/7), Prato 6 (1/2, 1/4), Toffali, Rossi, Simioni 7 (2/2, 1/2). Ne: Wiltshire, Cai. All. Cavina

Arbitri: Bartoli, Maschio, Catani

Note – Tiri liberi: Bondi 6/12; Imola 11/18. Tiri da 3: Bondi 12/30; Imola 10/35. Rimbalzi: Bondi 51 (Hall 10); Imola 32 (Wilson 11).

Spettatori 1553.