Politica
3 Novembre 2017
Il consigliere Pd Bertolasi documenta l'esempio positivo di Pontelagoscuro e fa appello al senso civico dei ferraresi

Rifiuti e calotte: “E’ il sistema migliore per Ferrara”

di Redazione | 4 min

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L’inciviltà dei cittadini in tema di conferimento rifiuti, secondo il consigliere comunale Pd Davide Bertolasi, è indubbia e lo dimostrerebbe, per contro, la civiltà dimostrata dai residenti di Pontelagoscuro (i primi ad aver sperimentato il sistema di conferimento con cassonetti a calotta, ndr). Ma Bertolasi non nasconde nemmeno che Hera può fare di più, e che sulle tariffe non sono ammissibili aumenti, anzi sarà il caso di prevedere meccanismi premianti per i cittadini virtuosi.

Per dimostrare la sua tesi, Bertolasi ha compiuto ieri mattina un ‘tour’, approfittando di un giorno di ferie per documentare fotograficamente la situazione in alcune zone della città e, appunto, di Pontelagoscuro.

“Come è possibile vedere dalle foto – spiega il consigliere – la situazione di Pontelagoscuro non è come quella apparsa in questi giorni sulla stampa locale (a cui chiedo uno sforzo per raccontare anche “l’altra verità”) e sulle bacheche di sedicenti politici nostrani che, in evidente crisi di popolarità, scambiano l’inciviltà per l’incompetenza di un sistema che, oltre tutti i problemi che ha e che devono essere risolti, sembrerebbe funzionare. Non penso che i cittadini di Pontelagoscuro siano “super cittadini” con un senso civico maggiore di tanti altri ferraresi. Non sono pagati da Hera per conferire correttamente i rifiuti né tantomeno per rimuovere quelli di altri cittadini incivili: sono persone normali, famiglie normali”.

Alcuni problemi, ammette Bertolasi, ci sono, ad esempio in via Isola Bianca e in via Venezia, ma “questo fenomeno è ben noto da tempo e può essere tranquillamente imputabile al “turismo dei rifiuti” che proviene dal Veneto, da parte di sciagurati incivili che recandosi al lavoro a Ferrara evidentemente trovano più comodo abbandonare. Lo richiedo nuovamente: servono maggiori controlli e qualche bella multa salata”.

Come anticipato, però, Bertolasi chiede a Hera di fare di più. “Spetta ad Hera – dice infatti – gestire nel migliore dei modi le modalità di conferimento, ritiro nonché di rapporto con i cittadini, semplificare il più possibile l’approccio al nuovo sistema, ascoltare i loro problemi e suggerimenti e farne tesoro. Anche ai Comuni, con la nuova Legge regionale, viene lasciato un onere non indifferente sulla gestione dei rifiuti: la Regione sappia ascoltare e intervenire per chi manifesta problemi o bisogni”.

Sulla tariffa, poi, patti chiari. Per Bertolasi non solo non dovrà aumentare, “ma dovrà prevedere virtuosità per quei cittadini che diligentemente differenziano maggiormente, andando nel tempo anche a diminuire”. “Così come dovrà aumentare – aggiunge – per quei cittadini che, invece, decidono di conferire tutto nell’indifferenziato. Lo dissi ai tempi della commissione consiliare competente (prima del via della sperimentazione) lo ribadisco ora con forza: in caso contrario il sottoscritto non ci sta. Ai cittadini dovrà anche essere riconosciuto, nel lungo periodo, un “bonus ambientale” andando a ridurre gradualmente i conferimenti nell’inceneritore cittadino”.

Davide Bertolasi è convinto che quello adottato per Ferrara sia il sistema migliore, replicando così a chi sostiene invece il contrario. E spiega: “Il sistema a calotte è stato giudicato ottimale per Ferrara (rileggere 10 volte “per Ferrara”) da uno studio di fattibilità svolto da professionisti del settore. A chi sostiene il contrario chiedo di portare controdeduzioni tecniche ragionate su Ferrara (rileggere 10 volte “su Ferrara”) e a non basarsi su sensazioni o umori. Personalmente dei tecnici tendo a fidarmi, tendo a fidarmi di chi dimostra maggiori competenze, in qualsiasi ambito, del sottoscritto”.

L’intervento di Bertolasi termina con un appello al senso civico dei cittadini: “La soluzione non è abbandonare rifiuti al fianco dei cassonetti. Non ci facciamo un favore, ma diamo solo l’immagine di una città che non è quello che è. La soluzione è chiamare Hera, usare l’app “Il Rifiutologo” (come ho fatto questa mattina per la calotta bloccata di via Gatti Casazza), magari arrabbiarsi pure, ma mai e poi mai abbandonare rifiuti. Pubblicare su Facebook il video di un abbandono per ottenere qualche like, non è solo stupido, ma non risolve minimamente il problema e ci si impiega lo stesso tempo (forse di più) che fare una telefonata ad Hera e risolvere realmente il problema”.

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