Terre del Reno
10 Settembre 2017
Fabbri (Ln): "In questo turno amministrativo puntiamo a conquistare il Paese"

Un centrodestra che aspira all’unità alla Festa Tricolore

di Redazione | 2 min

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Per una coesione nel centrodestra italiana, Alberto Giorgetti, deputato di Forza Italia, propone “un contenuto programmatico, innovativo e condiviso”: un esempio, secondo Giorgetti, il governo Berlusconi del 2008-2011, “forte e inattaccabile per la qualità degli uomini, per la potenzialità, per il consenso, ma che si è diviso pesantemente sui contenuti”.

Il minimo comune denominatore della coesione politica del centrodestra deve essere, per Massimiliano Mazzanti, di Fratelli d’Italia, “il concetto politico e giuridico di sovranità, che deve guidarci come un paradigma, una cartina tornasole: il rispetto della sovranità è un faro infallibile, che supera i personalismi partitici e impedisce di affidarsi alle sorti di una persona sola al comando”.

Lapidaria la posizione di Maurizio Bianconi, deputato di Gruppo misto, che concorda con la necessità di “un governo strategico, e non numerico, in cui venga isolato il Movimento 5 stelle ed esclusa la possibilità di un’alleanza con Forza Italia di Berlusconi, portatore di interessi troppo pericolosi. Se compattare il centrodestra significa coalizzarci con Berlusconi, vincere per riperdere a me non sta bene”.

Hanno parlato d’immigrazione e sostituzione etnica come elementi d’unione Roberto Menia, vice segretario del Movimento nazionale per la sovranità, e Alan Fabbri, consigliere regionale della Lega nord: “In questo turno amministrativo puntiamo a conquistare il Paese – sono le parole di Fabbri. – L’immigrazione è un tema caro a tutto il centrodestra, ed è necessario sfatare il sistema comunicativo del centrosinistra che ci accusa di razzismo o di xenofobia, quando l’unica cosa che facciamo è volere bene all’Italia, difendendo quello che abbiamo”. Ha posto l’accento sulla difesa della cultura, della storia e della tradizione italiana anche Menia, illustrando qualche dato: “Siamo ai minimi storici di natalità, contro 250 mila nuovi profughi sbarcati nel Paese solo nel 2017: al 2025 metà della popolazione sarà composta da immigrati, e solo la restante metà da cittadini italiani. Questa sostituzione etnica sta avvenendo sotto gli occhi di tutti, e se la destra è rispetto, ordine, legalità, merito e difesa della patria, anche l’identità italiana è una battaglia che dobbiamo combattere noi”.

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