Attualità
1 Agosto 2017
Comacchio Soccorso replica alla Piccinini (M5S): "Pura follia, noi continuiamo a salvare la vita delle persone"

Caos ambulanze, “danno immenso per i volontari”

di Redazione | 4 min

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Il mondo del volontariato sanitario ferrarese ha subito un “danno immenso” a causa di una “continua e non stop campagna denigratoria”. È quanto denuncia la Pubblica Assistenza Comacchio Soccorso, una delle onlus finite nel ‘caos ambulanze’ relativo alle convenzioni con l’Azienda Usl di Ferrara, che ha già presentato ricorso al Comitato per i Rapporti di Lavoro contro i rilievi e le successive sanzioni effettuati dall’Ispettorato del Lavoro.

I volontari dell’associazione rispondono in maniera critica alle “irregolarità” denunciate dalla consigliera regionale Silvia Piccinini (M5S) e già contestate dalla stessa Ausl che ha sostenuto che  “le difformità rilevate non hanno nulla a che vedere con aspetti di sicurezza e qualità dell’assistenza”.

“Ci teniamo a chiederle una cosa – scrivono i volontari in una lettera rivolta alla Piccinini -: ma in mezzo ai verbali Ausl quanti ne ha trovati sulle cooperative? Quanti controlli sulle cooperative: dal mantenimento dei requisiti di accreditamento, alla formazione, al materiale sanitario presente sui mezzi, al collaudo degli elettromedicali, al rispetto dell’immatricolazione delle ambulanze (come previsto dalla circolare del Ministero delle dei Trasporti del 2009) sino alla regolarità dei conducenti che devono essere muniti della patente B più la Kb?”.

Le questioni rivolte alla consigliera regionale non finiscono qui e riportano la memoria alla manifestazione “Emergenza lavoro” organizzata un anno fa, il 4 agosto 2016, da Legacoop e Alleanza cooperative italiane a sostegno dei lavoratori Cidas.

“In questo caso avete dato un chiaro segnale politico, che sia condivisibile o meno non sta a noi certo dirlo, ma lo avete dato e continuate a darlo con le vostre interrogazioni – nota Comacchio Soccorso -. Quasi dimenticavamo, erano tutti talmente presi quel giorno che nessuno si è accorto che dal palco un “professionista” diceva “… noi arriviamo, mettiamo le mani sulla gente, facciamo delle operazioni veramente invasive anche volendo…“: ma lo sa che un autista-soccorritore non può fare quanto affermato dal palco? Se non lo sa glielo diciamo noi, dal momento che l’autista-soccorritore non può: formulare diagnosi, somministrare farmaci ed effettuare manovre invasive”.

“Sempre dal palco è stato affermato “…adesso (non comprensibile) chiedo chi sono questi volontari… (in tono affermativo) pensionati, gente che non ha un lavoro…“, sa cosa sosteniamo noi in merito a questa affermazione – replicano dall’associazione -: i volontari sono quelli che contribuiscono (come hanno contribuito da sempre) a salvare le vite delle persone, pensare solamente che si possa mettere su di un mezzo di soccorso una persona che possa nuocere all’utenza (perché non adeguatamente preparata) è pura follia”.

“Noi non fatturiamo 39 milioni di euro all’anno, noi non dobbiamo difendere gli interessi di bilancio: ma dobbiamo e sappiamo ben difendere i valori e gli ideali che ci portano a salire su di un mezzo di soccorso per andare a salvare delle vite – ribadisce Comacchio Soccorso -. Per questo motivo abbiamo già depositato querele ed esposti, ne faremo sicuramente ancora come faremo le dovute segnalazioni a garanzia così che il servizio si svolga nella serenità dell’operatore che va in supporto al servizio 118, operatore che deve solo pensare alle vite umane che sta soccorrendo… quasi dimenticavamo: noi non siamo il 118 (non lo sosterremo mai) come non lo sono le cooperative, ciò per una corretta e dovuta comunicazione”.

“Lei lo sa – scrivono i volontari alla Piccinini – il danno che, da tre anni ad oggi, è stato inflitto al mondo del volontariato sanitario in provincia di Ferrara grazie alla continua e non stop campagna denigratoria in atto? Glielo diciamo sempre noi: immenso. Sappiamo che questa campagna non si è certo fermata: se non sarà fatta nelle piazze probabilmente sarà sostenuta in qualche ufficio, ma noi saremo qui pronti a difendere i nostri ideali e valori”.

L’ultima critica, contenuta in un post scriptum, riguarda il riconoscimento della figura professionale dell’autista soccorritore proposto dalla stessa Piccinini. “Ma lo sapeva che erano già state presentate innumerevoli proposte di legge – si domandano i volontari -? Ad esempio: dal senatore Antonio Tomassini nel 2006, dall’onorevole Marco Rondini nel 2015 e, in Regione Fvg, dai consiglieri Cargnelutti, Colautti, Ciriani, Barillari, De Anna, Novelli, Ret, Revelant, Santarossa, Sibau, Zibernae e Zilli nel febbraio 2017”.

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