Politica
16 Giugno 2017
Il M5S presenta un progetto di legge per la formazione del personale. Morghen: "Vogliamo i nomi dei responsabili"

Caos ambulanze, la proposta per regolarizzare l’autista soccorritore

di Redazione | 3 min

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(archivio)

Un autista-soccorritore su tutte le ambulanze dell’Emilia-Romagna: è questa la nuova figura professionale proposta dal Movimento 5 Stelle prevista da un progetto di legge presentato dalla consigliera regionale Silvia Piccinini.

La presentazione del progetto di legge avviene all’indomani del ‘caos ambulanze’ scoppiato in questi giorni a Ferrara. Il problema, oggi come a maggio dello scorso anno, riguarda l’impiego dei volontari sui mezzi del 118 e, in generale, le convenzioni che affidano alle associazioni di volontariato il trasporto dei malati in emergenza.

L’ultima stangata a questo sistema di gestione è arrivata dopo i recenti controlli dell’Ispettorato del Lavoro che hanno portato alla contestazione di circa 400mila euro di reddito imponibile e alla conseguente sanzione amministrativa da 150mila euro. Somma che le onlus dovrebbero pagare allo Stato ma che, proprio in virtù della loro conformazione volontaria, non possono garantire.

Una falla che, tra gli altri, ha mobilitato il M5S che suggerisce appunto la regolarizzazione del cosiddetto autista soccorritore. “Si tratta di una figura – spiega Piccinini – che, attraverso il riconoscimento di uno standard di conoscenze, abilità e competenze specifiche, garantisce che il trasporto sanitario in situazione di emergenza-urgenza sia effettuato da personale professionista e debitamente formato, in stretta collaborazione con il personale medico. In questo modo si garantisce anche una formazione uniforme su tutto il territorio regionale, a prescindere dalla circostanza che il servizio sia svolto direttamente dalle aziende sanitarie con personale e mezzi propri, oppure da altri enti pubblici e privati convenzionati”.

“Dalla riforma del 1966 l’organizzazione del servizio di emergenza-urgenza è cambiato – ricorda la consigliera pentastellata –. Si è così passati dalla funzione di autista di ambulanza, con unica attività la guida del mezzo di soccorso, alla funzione di autista di ambulanza-soccorritore che, oltre alla guida del mezzo di soccorso, deve, sempre più, collaborare alla messa in sicurezza e alle varie fasi del soccorso sanitario, con competenze acquisite sia attraverso l’esperienza sul campo sia attraverso la partecipazione a percorsi di formazione o comunque strutturati. Nel 2003 la Conferenza Stato-Regioni emanò delle linee guida sulla formazione del personale che però sono state recepite da parte delle Regioni in maniera difforme, creando per gli autisti di ambulanza disparità sia dal punto di vista della formazione che da quello delle competenze”.

Ecco perché il progetto di legge presentato dalla consigliera Piccinini fissa delle specifiche ben precise e un percorso professionale ad hoc per la formazione dell’autista-soccorritore che sarà portato avanti proprio dalla Regione. “Meccanismi e regole che serviranno per assicurare competenza ma anche per accrescere gli standard di sicurezza dei pazienti” conclude Silvia Piccinini.

Ma l’impegno a voler vederci chiaro prosegue anche a livello locale. La consigliera comunale Ilaria Morghen ha inoltrato all’Ausl una richiesta di accesso agli atti per visionare i rendiconti delle ore di attività trasmessi dalle associazioni di volontariato, i 18 verbali ispettivi del gruppo di controllo dell’azienda sanitaria e la prevalenza del personale volontariato nelle attività delle associazioni, tutto riferente all’anno 2016.

“Asl e Regione hanno propagandato per anni commissione di controllo, procedure e verbali ispettivi dichiarando che tutto fosse nella norma – tuona Morghen -. Ora andiamo fino in fondo. Vogliamo i nomi di chi presiede queste commissioni, chi ha eseguito e chi ha contro firmato i verbali. La richiesta della loro presa visione, già inoltrata in Ausl dalla sottoscritta e in Regione dalla consigliera Piccinini, non ha avuto ancora esisto. Oggi, alla luce delle recenti e scandalose riprove del caos e della malagestione del trasporto sanitario ferrarese, abbiamo inviato un ulteriore sollecito al dg dell’Ausl di Ferrara”.

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