Entra nel vivo una nuova fase della riqualificazione complessiva la Casa della Comunità Cittadella S. Rocco, interessata già da mesi da molteplici interventi. “Verso la nuova Casa della Comunità” questo il claim ideato dall’azienda Sanitaria per identificare il processo di trasformazione innescato nel nucleo storico dell’ex Arcispedale S. Anna di Ferrara
L'intervento di Giuseppe Scandurra. "In un dibattito che vede per lo più coinvolti docenti e studenti di 'grandi' università e, più in generale, studiosi che parlano in quanto “esperti”, spero possa essere utile offrire un piccolo contributo riflessivo frutto di uno sguardo 'periferico' e 'ingenuo'".
Quante volte, finito un libro, capita di lasciarlo impolverato sulla libreria? O rischiare addirittura di dimenticarlo? È proprio da questo concetto che parte il progetto “dai libri alla vita”
Mercoledì 8 maggio, infatti, presso la Sala Sinodale della parrocchia di San Giacomo Apostolo, si terrà a partire dalle ore 17 il quarto incontro proposto dal Forum, intitolato “Cambiare le città per cambiare il mondo. Le donne al centro della pianificazione urbana per nuovi modelli di convivenza”
Il nido e scuola materna Pacinotti sarà usata come seggio per le prossime amministrative ed europee. Una soluzione abbastanza inusuale considerando che normalmente vengono utilizzate scuole che ospitano bambini e ragazzi più grandi per creare il minore disagio possibile alle famiglie
(archivio)
di Cecilia Gallotta
Una vera e propria parata militare, un tripudio di uniformi, carri armati, sorrisi, saluti e fazzoletti al vento ha attraversato Ferrara creando una colonna, la “Colonna della Libertà”, il corteo rievocativo che ogni anno, dal 2008, in un posto sempre diverso, si ripropone di offrire al pubblico un suggestivo quanto inconsueto spunto di riflessione sui sacrifici che portarono il Paese alla Libertà.
Quella libertà che, il 25 aprile 1945, è passata anche per Ferrara, come oggi in un salto nel tempo, con bandiere inglesi e americane, radioline d’epoca e allegre musiche anni Quaranta, cori di ‘oh bella ciao’, e caramelle lanciate ai bambini dai ‘soldati’. Sono più di cento i veicoli storici militari che, entrando da via Porta Romana, hanno sfilato con mezzi corazzati cavalcati da figuranti (molti dei quali provenienti dall’estero) attraversando via Carlo Mayr e passando di fronte al Duomo e al Castello, per uscire da viale Cavour. Lasciando sui volti dei passanti un’aria di meraviglia contagiosa, che ha portato tutti, grandi e piccini, a fermarsi a guardare.
“Io c’ero – testimonia la signora Edda, a quasi novant’anni, uscita per caso in via Porta Romana – e l’ho passata bene la guerra, se sono qua! Però sono brutti ricordi. Avrò avuto 13-14 anni quando bombardavano, e mi ricordo che si scappava. E si faceva la fame. Ricordo anche la fine sì, il 25 aprile, sfilavano come oggi, per Ferrara, tutti festosi e increduli. Anch’io da ragazzina, ero contenta e ora so di essere fortunata.
“Dopo che è finita la guerra – prosegue Edda, che deve il suo nome alla ‘moda’ delle mamme d’epoca di usare quello della figlia di Mussolini – si guardavano tutti i film americani, e quest’anno ho avuto la fortuna di andare a visitare New York per la prima volta nella mia vita. Ho visto anche dove sono passati gli aerei delle Torri Gemelle, e penso che non abbiamo imparato nulla dalla guerra. Io che l’ho vissuta, a distanza di anni, penso che dovremmo capire solo quanto siamo fortunati, e invece, in televisione e in giro per il mondo, vedo ancora soltanto violenza”.
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