Non ce l’ha fatta la piccola Fatima
Non ce l'ha fatta la piccola Fatima ricoverata al Maggiore dallo scorso fine settimana quando il cuore aveva smesso di battere durante i festeggiamenti del suo ottavo compleanno
Non ce l'ha fatta la piccola Fatima ricoverata al Maggiore dallo scorso fine settimana quando il cuore aveva smesso di battere durante i festeggiamenti del suo ottavo compleanno
La Procura di Ferrara ha chiuso le indagini per l'omicidio di Davide Buzzi, il 42enne ucciso durante la serata del 1° settembre scorso all'interno del bar Big Town di via Bologna, mentre era in compagnia del 21enne Lorenzo Piccinini, dopo una violenta e tragica colluttazione con il 41enne Vito Mauro Di Gaetano, titolare del locale, e suo padre, il 70enne Giuseppe Di Gaetano
È stato denunciato per accensione ed esplosioni pericolose il ragazzo che, tra le 15.30 e le 16 di sabato 27 aprile, nel tratto di via Garibaldi che confluisce in piazza Sacrati, durante un litigio con tre coetanei, ha sparato due colpi con una pistola scacciacani
Era andato a casa dell'ex compagna convivente, ignorando il divieto di avvicinamento che il tribunale di Ferrara gli aveva inflitto, a seguito della condanna a due anni per maltrattamenti proprio nei confronti della donna, tanto da costringerla a vivere sotto una pesante pressione psicologica
La storica Antonella Guarnieri, per il Centro di documentazione del Museo del Risorgimento e della Resistenza del Comune di Ferrara, ha accompagnato numerose persone in un percorso storico che ha ricostruito i primi mesi dello squadrismo agrario, centrando l’attenzione sulle violenze e le uccisioni che il fascismo, in mano ai grandi proprietari terrieri, esercitò non solo in provincia, ma anche in città
Come noto, gli ombrelli colorati appesi in via Mazzini per alcuni mesi sia nel 2015 che nel 2016 non hanno avuto il placet per il 2017 da Soprintendenza e Comune.
“Una notizia giunta non improvvisa: avendo un dialogo sempre aperto, i commercianti ne erano da tempo a conoscenza” assicura l’assessore al Commercio Roberto Serra che trova di fronte a sé due linee di pensiero: “Dispiaciuti per il diniego alcuni commercianti, altri invece allineati all’idea di Soprintendenza e Comune di immaginarsi altro visto che quella che era una novità nel 2015 è stata poi copiata in tantissime città, in Italia e all’estero”.
“Il dialogo tra il sottoscritto e i commercianti mai si è interrotto, ci sentivamo prima del risalto mediatico di alcuni giorni fa e continuiamo a sentirci in questi giorni, con la massima serenità: mi è noto che a breve riceverò proposte alternative” rivela l’assessore che ha dato la sua disponibilità ai commercianti a recarsi dal sopraintendente per discuterne, nell’intento di arrivare ad una felice conclusione.
“Fondamentale interloquire con la Sopraintendenza, questa possibilità – assolutamente di buon senso – permette alla città di avere delle indicazioni di massima positive o negative prima della formalizzazione della domanda per iscritto che – per legge nazionale – ha tempi di risposta non brevi – difende Serra -. E’ intuitivo che una Sopraintendenza sia maggiormente votata ad accogliere decori ed ornamenti lungo le strade di tipo storico-artistico-culturale: ma non c’è alcuna preclusione ad iniziative di stampo più commerciale, specie se innovative, rispettose dei luoghi e di durata non lunghissima”.
Si lavora quindi per trovare delle soluzioni alternative. “Alle polemiche di alcuni sui media preferisco il dialogo ed il confronto a tu per tu: ritengo che in un paio di settimane avremo risultati da comunicare”.
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