Un “esposto cautelativo” indirizzato a procura della Repubblica e prefettura di Ferrara, oltre che alla sezione regionale della Corte di Conti di Bologna. È il passo compiuto dal presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, che in questo modo aderisce all’invito del presidente nazionale Upi, Achille Variati, a tutti i presidenti delle Province italiane.
Scopo dell’azione senza precedenti è alzare la voce sulla grave situazione finanziaria che non solo non consente di approvare i bilanci 2017, ma che mette in serio pericolo servizi fondamentali come la manutenzione di 130mila chilometri di strade e di oltre 5mila scuole superiori frequentate da 2,5 milioni di studenti.
Un problema, quello dei tagli del governo alle Province, recentemente sollevato anche dagli stessi giudici della Corte dei Conti che, in una recente audizione alla commissione Bicamerale il 23 febbraio scorso, hanno definito senza mezzi termini “irragionevoli”. Il presidente nazionale Upi ha già annunciato che presenterà l’iniziativa, in cui le Province denunceranno pubblicamente di avere le tasche vuote, il 16 marzo, nel corso di una conferenza stampa a Roma.
Il nocciolo della questione è il complessivo squilibrio finanziario tra entrate e uscite nel 2017 di tutte le Province italiane, valutato in circa 700 milioni. Squilibrio principalmente prodotto dal fatto che larga parte delle risorse proprie derivanti dall’imposizione fiscale (principalmente Rc auto e Ipt), finiscono a Roma. Così prevede, infatti, la legge finanziaria 190 del 2014, che ha stabilito prelievi da un miliardo dal 2015, due miliardi nel 2016 (già sufficienti a mandare in tilt bilanci e servizi), e che dovrebbero arrivare a tre miliardi nel 2017, se non fosse semplicemente impossibile.
“La situazione deve essere risolta velocemente – commenta Tiziano Tagliani – e chiediamo al governo di trovare le risorse necessarie perché le Province, nel frattempo confermate in Costituzione dopo il referendum dello scorso 4 dicembre, possano svolgere le funzioni fondamentali che la legge ci affida”. Per la sola Ferrara significa conti in rosso valutati attorno ai dieci milioni e mezzo per l’anno in corso, a fronte di un impegno manutentivo su 850 chilometri di strade provinciali e 34 edifici scolastici (più 16 palestre) in cui entrano ogni mattina circa 14mila studenti. “I fatti illustrati – si legge nell’esposto di Tagliani e che i presidenti di Provincia stanno analogamente firmando in questi giorni – e la mancata previsione di un adeguato finanziamento , costituiscono una violazione dell’art. 119 della Costituzione, nonché del principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione”.
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