Politica
13 Marzo 2017
Il segretario provinciale dei dem si schiera con l'ex premier nella corsa alla segreteria nazionale

Congresso Pd. Vitellio: “Sosterrò Renzi per cambiare il Paese”

di Redazione | 3 min

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Luigi Vitellio

Se Massimo Maisto, vicesindaco di Ferrara, ha scelto di stare dalla parte dello ‘sfidante’ Andrea Orlando, Luigi Vitellio, segretario provinciale del Pd, rimane fedele al segretario uscente Matteo Renzi in vista del congresso.

“In questo percorso congressuale – scrive Vitellio in un post su Facebook – sosterrò Matteo Renzi, perché penso che il Pd abbia bisogno di una leadership forte, che non significa un uomo solo al comando. Servono scelte forti ed un partito che ad ogni livello discuta e decida: nella mozione c’è proprio questa idea di partito che condivido. Lo sosterrò perché non voglio un segretario che abbia come mandato mettere solo in sicurezza il Pd, voglio un segretario che possa cambiare questo Paese, perché senza un buon Paese risulterebbe inutile avere un buon partito”.

Il Pd, sostiene Vitellio, è nato “per superare la frammentazione preesistente e cambiare, da sinistra, l’Italia, offrendo una prospettiva al nostro paese che non sia il populismo. Lo sosterrò perché l’unità è fondamentale, ma non va confusa dall’unanimismo: un partito plurale come il nostro deve sapere discutere e decidere ed il fatto di ‘non decidere’ per mettere d’accordo tutte le ‘sensibilità’ significa far morire la nostra comunità”.

Non mancano critiche a chi, almeno nella sua visione, guarda al passato o a chi intraprende la lotta per la leadership del partito con mire personali: “Mandiamo in soffitta i ‘si è sempre fatto così’ o le ricerche di ‘soluzioni politiche’ per rimandare i problemi: entriamo nella carne viva di ciò che ci viene richiesto delle persone, parliamo a loro e non al nostro ombelico. Non permettiamo a chicchessia di credersi detentore monopolista del concetto di sinistra, non permettiamo di mascherare sfide squisitamente personalistiche in lotte politiche. Abbiamo tante vere sfide di fronte a noi: Europa, lavoro, sicurezza, inclusione. Abbiamo bisogno di un partito forte in Europa che ponga al centro della discussione europea il tema dei profughi: non possiamo affrontare questa sfida solo con i nostri valori, c’è bisogno che tutti facciano la propria parte in Italia e in Europa”.

Per Vitellio, con il governo a guida Pd “abbiamo intrapreso una strada importantissima: oggi i giovani che entrano nel mercato del lavoro possono avere diritti che prima guardavamo con il binocolo (malattia retribuita, accesso al credito, maternità) ma dobbiamo fare di più perché un paese che vuole innovare non può lasciare le competenze dei giovani fuori dal mercato del lavoro”. Anche “sicurezza”, ormai, “è una parola di sinistra e per questo chi sbaglia deve pagare, sempre. La sicurezza deve essere ‘sociale’: nessuno deve rimanere indietro, il nostro obiettivo deve essere quello di creare opportunità di inclusione sociale per tutte le persone che sono rimaste schiacciate dalla globalizzazione”.

“Il Governo certamente poteva fare di più – afferma il segretario provinciale – nonostante la composizione così eterogenea del Parlamento e soprattutto comunicare con maggiore forza la nostra idea di società, ma ciò non deve mettere in secondo piano il lavoro svolto: sui diritti civili, sulla scuola, sul lavoro e sulle politiche sociali. Il nostro partito deve essere rigenerato per affrontare queste nuove sfide: dobbiamo sfuggire alla tranquilla autoreferenzialità e assumere sempre di più il ruolo di punti di riferimento di comunità. Un partito quotidiano, che deve selezionare e formare classi dirigente, facendo un giusto mix tra preferenze e competenze, perché il solo voto non serve se non lo si sa esercitare. C’è bisogno di tutte e di tutti in questa sfida – conclude – io ci sarò come sempre con braccia, cuore e cervello: con Matteo Renzi, per il Paese, per il Pd”.

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