Si prospetta un periodo di cassa integrazione alla Vinyloop di Ferrara, l’azienda sperimentale creata dalla Solvay (e poi ceduta) per il riciclo del Pvc. I sindacati sono stati già contattati dalla società che prevede un periodo di stop agli impianti per i mesi di febbraio e marzo.
“Non abbiamo ancora discusso con l’azienda – spiega Fausto Chiarioni della Filctem-Cgil – ma sembra che il problema sia legato al mercato del riciclo del Pvc: i prezzi bassi del petrolio hanno reso il Pvc vergine concorrenziale e ora l’azienda ha difficoltà a collocare quello riciclato”. A quanto hanno inteso i sindacati l’intenzione sarebbe quella di bloccare l’impianto per un certo periodo di tempo, con la cassa integrazione che colpirebbe dunque tutti i dipendenti.
Se questa fosse l’unica molla non sarebbe forse così preoccupante, sperando nella ripresa del petrolio, ma il sindacato ha altri dubbi, ovvero quelli relativi al cambio di proprietà: “La Solvay ha venduto l’azienda alla Ineos (che la detiene in parte tramite la controllata Inovyn mentre la quota restante è della Serge Ferrari, ndr) e ora bisogna capire le intenzione proprio di Ineos rispetto a Vinyloop. È un impianto di sperimentazione su cui Solvay ha sempre investito ritenendolo strategico per la sua produzione di Pvc, a cui oggi è subentrata Ineos”.
“Un conto – continua Chiarioni – è se la situazione è determinata da un problema di mercato, altra cosa è capire se Ineos ha intenzione di investire ancora sul riciclo: sarebbe una questione molto più complicata e la proprietà finora non si è espressa”. A breve i sindacati chiederanno comunque un incontro all’azienda, anche per vedere se la cassa integrazione sia una prospettiva verosimile o meno.
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