Eventi e cultura
12 Dicembre 2016
Un video ripercorre le interpretazioni che i grandi registi hanno dato delle architetture del Rossetti

Celebrazioni rossettiane: Ferrara come non l’avete più vista

di Redazione | 3 min

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rossetticelebrazioni-17dic-4di Silvia Franzoni

Ferrara, la bella addormentata nella Valle del Po, è come “cristallizzata alla sua età d’oro, il ‘400”, e ancora oggi i palazzi, le vie e le piazze del suo regista-architetto, Biagio Rossetti, ne disegnano le fattezze.

Ed è proprio in ragione della sua statuaria bellezza che la città ha fatto da cornice a molte storie dei più grandi registi – da Vittorio de Sica a Michelangelo Antonioni, da Giuliano Montaldo a Floriano Vancini. Ora un video custodisce le pellicole che l’hanno immortalata nel corso dell’ultimo secolo. Il filmato, ‘Omaggio a Biagio Rossetti’, è opera del professor Carlo Magri (UniFe) che ha selezionato, tra tutti i film con cornice ferrarese, quelli che “sono stati girati sul posto, e quindi ho escluso – spiega lo stesso Magri – i film come ‘Ridendo l’uccise’, in cui Ferrara è stata ricostruita digitalmente”.

Sono una quindicina i titoli delle pellicole scelte per restituire una Ferrara inedita, quella dei ciottoli in Biagio Rossetti e delle mura settentrionali completamente invase dalla vegetazione, così come era a metà del secolo scorso. Dai film degli anni ’50 fino alle fiction degli anni 2000, la città ritorna più e più volte, e la si indaga “secondo un percorso che dal centro porta verso le Mura, attraverso Ercole I d’Este”.

rossetticelebrazioni-17dic-3Ci sono poi moltissimi elementi di raffronto, tanto del linguaggio dei registi – “Antonioni preferisce campi larghi per inquadrare il quadrivio dei Diamanti – spiega Magri – Franco Rossi, invece, lo riprende dall’alto” – quanto degli stessi luoghi in diacronia. ‘Omaggio a Biagio Rossetti’ sarà proiettato al Cinema Boldini sabato 17 dicembre (ore 16.30, ingresso gratuito) e rientra in un’iniziativa di più ampio respiro, ‘L’Addizione Erculea nella cinematografia contemporanea’, che fa parte del calendario per le celebrazioni rossettiane. Gli eventi che la città, tra il 2016 e il 2018, dedicherà al suo ‘muradore’ abbracciano infatti anche questo “evocativo racconto per immagini, che nei ferraresi più anziani richiameranno alla memoria i tempi passati, mentre i giovani potranno assaporare la magia di luoghi visti i un’ottica diversa”, come si legge nella nota dello storico Francesco Scafuri.

Una “riscoperta della città”, chiosa l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi, cui farà da prologo il suggestivo documentario girato nel 1962 (‘Ferrara prima città moderna’, regia di Fabio Medini) con le riprese aeree di Paolo Sturla Avogadri – “in realtà non feci solo quelle aeree, le girai quasi tutte io”, confessa in conferenza stampa. L’iniziativa che permetterà di assistere “alle interpretazioni che i grandi registi hanno fatto del regista della città” – come ne dà lettura Francesco Ceccarelli, presidente del Comitato per le celebrazioni rossettiane – è dunque tra i primi eventi del calendario celebrativo del Rossetti, e conta la collaborazione con l’Ateneo cittadino, l’associazione De Humanitate Sanctae Annae, Italia Nostra, Ferrariae Decus e Arci Ferrara.

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