Eventi e cultura
3 Maggio 2024
Da oggi venerdì 3 maggio a domenica 5 maggio il consorzio ospiterà talk, workshop, performance e cibo condiviso

Al Wunderkammer torna la tre giorni di Un-Design

di Redazione | 3 min

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Il tema dell’un-design torna al centro del progetto Make Together con l’edizione Public Program Un-design, a cura di Leonardo Delmonte, Gabriele Leo e Grazia Mappa per l’associazione Basso Profilo. Da oggi venerdì 3 maggio a domenica 5 maggio il Consorzio Wunderkammer ospiterà talk, workshop, una tavola rotonda con protagonisti internazionali del design e una performance finale, cui seguirà una cena condivisa per continuare a discutere dei temi del progetto.

Ecco il programma completo delle iniziative: venerdì 3 maggio dalle 21 alle 23, “Linee” installazioni e interventi performativi; talk con l’artista Giuditta Vendrame. Sabato 4 maggio dalle 15 alle 19, riappropriarsi del fare a mano come pratica di Design Sociale e workshop con Zeno Franchini – Marginal. Il laboratorio consiste in un esperimento di raccolta ed manifattura di materiali semplici e “spontanei” per la realizzazione di un oggetto narrativo simbolico della cultura materiale e dell’architettura vernacolare contemporanea. Il Laboratorio mira a mostrare in modo tangibile una metodologia progettuale e un approccio concettuale/etico radicale. L’obiettivo dell’intervento non è solo realizzare un workshop dimostrativo o produrre un risultato fisico ma mettere in pratica un approccio alla progettazione basato sulla partecipazione, sullo scambio di conoscenze e sulle pratiche partecipative.

Domenica 5 maggio dalle 10 alle 13, “Il diritto alla città” panel con Eterotopia – Giuditta Trani, Lo Stato dei Luoghi – Roberta Franceschinelli,
Poveglia per tutti – Patrizia Veclani. La ricerca di Eterotopia a La Maddalena è il racconto di un modello complesso di rapporti di interdipendenza e connessione. Il concetto di occupazione, presentissimo in tutto l’arcipelago nella forma di servitù militari, eventi temporanei e fenomeni legati al turismo di massa, è la lente scelta per indagare tra gli strati di un territorio complesso. Come a La Maddalena, ad Ascrea con Il percorso dei Loci e ora a Trieste con Pop Adriatico – Porto Osservatorio Partecipato, Eterotopia cerca di rileggere il patrimonio immateriale dei luoghi per riuscire a decifrarne la complessità. La Rete Lo Stato dei Luoghi è composta da organizzazioni e persone che agiscono sull’attivazione di luoghi, gestione di spazi oppure coinvolte in esperienze di rigenerazione a base culturale nel nostro Paese, promosse e gestite da soggetti privati o del privato sociale, spesso in collaborazione con istituzioni pubbliche ed enti locali.

La Rete lavora per affermare un nuovo ruolo della cultura e dei luoghi abitati dalle socie e dai soci, per innovare le pratiche culturali, artistiche, educative, di welfare e favorire le produzioni artistiche contemporanee di ricerca. Poveglia per tutti è un’iniziativa straordinaria di cittadini che si sono attivati per riportare alla fruizione pubblica un bene prezioso come l’isola di Poveglia, proprietà del Demanio in rovinoso stato di abbandono perdurante da quasi mezzo secolo. L’Associazione Poveglia per tutti è nata per evitare che questo bene, oggi proprietà di tutti, venga invece privatizzato e sottratto non solo alla collettività veneziana che tradizionalmente lo frequenta ma anche alla più ampia collettività di coloro che amano Venezia. Quelli che anche attraverso Poveglia e le sue attività potrebbero meglio conoscere le risorse, davvero uniche al mondo, della Laguna di Venezia.

Sempre domenica dalle 19 alle 21, performance di Nicola Croce e Marta Magini “Swinging is like saying no no no”, di e con Marta Magini, musiche dal vivo Nicola Di Croce, durata 30 min (2023). Un’unica semplice azione: un’unità minima che definisce uno stato. Swinging is like saying no no no è una performance che disarticola il corpo innescando una tensione tra il movimento oscillatorio e insistente della testa e quello lento e misurato del resto del corpo. In un avanzamento minimo e dilatato, l’azione assume i tratti di una danza–scultura che esplora un corpo teso tra sviluppo e ostacolo, processo e incastro, evoluzione e involuzione.

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