di Mattia Vallieri

Un confronto tra due grandi costituzionalisti del calibro di Valerio Onida e Roberto Bin aperto a tutta la cittadinanza e con l’obiettivo di informare le persone sul prossimo decisivo passaggio referendario del 4 dicembre prossimo.

A proporre questo dibattito pubblico tra i due professori, che si terrà mercoledì 12 ottobre alle ore 20,45 al cinema di San Benedetto e avrà come titolo ‘Quale Costituzione?’, sono diverse associazioni cattoliche del territorio ferrarese: Agesci, Masci, Acli, Azione Cattolica, Ferrara Bene Comune, Anspi, Rinascita Cristiana, Salesiani Don Bosco e Parrocchia S. Benedetto.

“Sarà una serata di approfondimento su una materia importante della vita delle persone, nessuna di noi associazioni è schierata per il sì o per in no, vogliamo informare i cittadini” introduce in conferenza stampa di presentazione Paolo Pastorello (Acli), dichiarando inoltre che “per questo motivo abbiamo coinvolto 2 persone come Onida e Bin, una schierata per il no ed una per il sì, che conoscono bene la materia ma sono fuori dai partiti politici”.

Il tema della neutralità e dell’informazione viene ritenuto presupposto fondamentale e ripreso in più occasioni: “La scelta del comitato delle associazioni è di rimanere fuori dalle posizioni in un senso o nell’altro, non vogliamo diventi un referendum pro o contro qualcuno – afferma il rappresentante delle Acli ferraresi -. Condividiamo tutti insieme i valori della partecipazione alla vita democratica, vogliamo essere cittadini consapevoli che esprimono attraverso il voto la propria idea in un periodo di grande disaffezione politica”.

“Sentiamo il bisogno, come associazioni cattoliche, di mettere in gioco la nostra fede nella vita politica nazionale e locale” sottolinea Alessandra Guerrini, ritenendo essenziale anche lei la “necessità di promuovere una partecipazione dei cittadini alla vita del paese”. Secondo Raffaele Di Cuia (Agesci) “l’obiettivo deve essere quello di formare un buon cittadino, con una coscienza critica che poi si trasforma in buone azioni concrete. Vogliamo informare le persone da un punto di vista politico che deve essere visto come tutela dei beni comuni”.

“La decisione di chiamare Bin e Onida ha come scopo quella di informare nel merito del tema del Referendum Costituzionale attraverso un approccio equilibrato, in cui tutti si faranno opinioni e la eserciteranno con il voto” concludono in coro i tre rappresentanti delle associazioni.