Codigoro
30 Settembre 2016
Un perito informatico di 37 anni si era inventato un profilo falso su Facebook per minacciare l'ex amante e farsi consegnare 10mila euro

Si inventa un’estorsione e le chiede soldi per non diffondere video hot

di Redazione | 2 min

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fotoCodigoro. Soldi per non diffondere su Internet alcuni video a sfondo sessuale registrati in maniera consenziente. Ma con in più il trucco di far credere alla sua vittima di essere anche lui soggetto alla stessa richiesta estorsiva

È ciò che avrebbe architettato e messo in atto un perito informatico ferrarese di 37 anni – C.B. le sue iniziali – ai danni di un’amica con cui aveva avuto una relazione sessuale  saltuaria, arrestato nel primo pomeriggio di giovedì a Codigoro dai carabinieri del Norm, che ora dovrà rispondere di estorsione aggravata e continuata.

La storia – secondo gli accertamenti compiuti dai militari – si è protratta per vari mesi, a partire dalla primavera di quest’anno. A maggio lui inizia a chiedere soldi, con somme sempre più consistenti. Il motivo è che c’è una donna che su Facebook che minaccia entrambi di diffondere i video hot che avevano registrato con un computer portatile, rovinando così la reputazione di entrambi.

Lui si propone come tramite per alcune transazioni. Nel corso del tempo si fa consegnare in contanti varie somme di denaro, e lei ne versa altri su una carta Postepay, convinta di pagare direttamente la donna. In tutto sono 10mila euro e altri ne vengono richiesti.

Ma era solo una messa in scena: secondo quanto accertato dai carabinieri la donna non esisteva: l’aveva inventata lui, creando un falso profilo su Facebook tramite il quale chiedeva i soldi alla ragazza che, nel frattempo, si è rivolta a un avvocato non essendo più in grado di ottemperare alle pressanti richieste di denaro.

Così si è mossa la procura che ha delegato le indagini ai carabinieri di Ferrara: le ricerche telematiche hanno svelato il trucco, nessuna donna estranea al rapporto era in possesso dei filmati, semplicemente perché inesistente.

E qui scatta la trappola. Nel pomeriggio di giovedì la ragazza ha dato appuntamento al suo aguzzino al fine di consegnargli l’ennesima somma di denaro da dare poi alla donna del profilo Facebook, ma all’incontro erano presenti anche i carabinieri che, contrassegnate preventivamente le banconote, dopo la relativa consegna le hanno trovate in possesso dell’uomo.

Lui, malgrado l’evidenza dei fatti, dapprima ha negato gli addebiti ma, pressato dalle domande degli investigatori, ha dovuto ammettere le proprie responsabilità. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria l’uomo è stato condotto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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