“Sono il primo ad essere antirazzista e anti-fascista, ma un conto è sventolare le bandiere per un’accoglienza senza regole e confini, un altro è essere a favore della legalità”. Non risparmia la propria stilettata, al popolo della “Ferrara democratica e che accoglie”, il capogruppo regionale della Lega Nord Alan Fabbri, nel commentare la manifestazione che è andata in scena nei giardini del Grattacielo, a cura dell’associazione Ferrara e di altre sigle.

“Vorrei dire a quanti partecipano a questo evento – sottolinea Fabbri – che non è razzismo chiedere che in zona Gad venga rispettato l’ordine e garantita la sicurezza, contro fenomeni di degrado e spaccio. Si tende spesso a dimenticare questo, etichettando chi non la pensa allo stesso modo, unicamente come razzista”.

“Sicuramente – continua – c’è chi andrà alla manifestazione in buona fede, ma molti altri parteciperanno per difendere il proprio stipendio, mentre non mancheranno le solite associazioni foraggiate dal sistema milionario dell’accoglienza messo in piedi dal Pd, per gli irregolari richiedenti asilo”.

Sicurezza e difesa della legalità, a giudizio del capogruppo leghista, non sono “prescindibili”, tant’è che “non capiamo come in questo coro di voci che un giorno parla di accoglienza e quello dopo anche di legalità, con retromarcia repentini, possa trovare spazio la dichiarazione della consigliera Pd Ilaria Baraldi, che dice di essere più impaurita da tifosi e polizia in tenuta antisommossa, che da quattro spaccini in bicicletta. Per carità – conclude Fabbri – sono il primo ad essere anti-fascista e antirazzista, ma chiedere che il Gad e la città siano posti sicuri è un atto di buon senso, non di razzismo”.