Cronaca
6 Agosto 2016
Le indagini della squadra mobile portano all'arresto di un uomo e di una donna di Cerea (Vr)

Zia e nipote saccheggiavano auto, presi nomadi pendolari del furto

Polizia
di Redazione | 3 min

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PoliziaLa squadra mobile della Polizia di Stato di Ferrara ha arrestato due nomadi pendolari del furto. Si tratta del 23enne A.C. e della zia 39enne N.C., entrambi residenti a Cerea, in provincia di Verona. L’indagine era partita lo scorso febbraio da un furto subìto da una ferrarese che, dopo aver parcheggiato presso la piscina di via Beethoven per accompagnare la figlia, al ritorno si era accorta che la serratura anteriore lato sinistro era stata forzata. Dall’auto le erano stati rubati il telefono cellulare e la carta bancomat che si trovavano custoditi all’interno della borsa lasciata nel baule della vettura. Nonostante avesse bloccato la carta bancomat, nella stessa giornata i ladri erano riusciti a effettuare un prelievo di 500 euro e due acquisti di capi di abbigliamento al centro commerciale “Il Castello”.

La Squadra Mobile, in seguito ai numerosi furti a bordo di autovetture che erano stati perpetrati in città negli ultimi mesi sempre con il medesimo modus operandi (forzatura del nottolino), soprattutto nei pressi di piscine e palestre, aveva già da tempo avviato un’attività investigativa, che aveva consentito di individuare un gruppo di nomadi di origine sinti residente nella zona di Cerea specializzato in tali tipi di furti.

Dopo il furto subìto dalla ferrarese nel parcheggio della piscina di via Beethoven, gli uomini della questura hanno perciò acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza dell’istituto bancario dove era stato effettuato il prelievo fraudolento, che hanno permesso di notare chiaramente il malvivente intento a prelevare il denaro.

Dagli accertamenti sul telefono rubato si è riusciti poi a risalire all’utilizzatrice che era risultata essere la donna N.C., indirizzando le indagini verso il sinti di Cerea. Sono stati effettuati quindi alcuni servizi e accertamenti a Cerea presso i campi nomadi, che hanno permesso di identificare senza alcuna ombra di dubbio l’uomo A.C. come il malvivente che aveva materialmente effettuato il prelievo bancomat, come confermato dalle riprese del sistema di videosorveglianza dell’istituto bancario.

Altra conferma riguardo la responsabilità dei due indagati è stata ottenuta attraverso il riconoscimento degli stessi da parte di alcuni avventori del centro commerciale Ipercoop Il Castello, i quali hanno riconosciuto i due come coloro che avevano acquistato alcuni capi di abbigliamento il 10 febbraio scorso, pagandoli con la carta bancomat rubata.

In seguito ai riscontri investigativi emersi, il pm titolare delle indagini, Patrizia Castaldini ha chiesto e ottenuto dal gip competente, Silvia Marini, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei due. Nelle prime ore del mattino del 6 luglio scorso il personale della squadra mobile insieme ai colleghi di Verona si è recato a Cerea dove è stato rintracciato A.C., in quel momento detenuto agli arresti domiciliari per un altro furto a bordo di auto perpetrato in provincia di Pesaro, il quale dopo gli atti di rito è stato portato presso la casa Circondariale di Verona.

N.C. invece non è stata subito rintracciata e per circa un mese si è data irreperibile fino allo scorso 30 luglio, quando ha deciso di consegnarsi alla squadra mobile di Brescia ed è stata portata al carcere femminile di Verziano Brescia.

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