Cronaca
17 Maggio 2016
L'associazione annuncia blitz nel giorno delle corse in piazza Ariostea "in difesa dei cavalli"

“Azioni a sorpresa”: Centopercento Animalisti minaccia il Palio

di Redazione | 2 min

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100 metri da piazza AriosteaArriva immancabile, come praticamente ogni anno a questa parte dal 2007, la minaccia di boicottaggio del Palio (della corsa dei cavalli in particolare) da parte dell’associazione Centopercento Animalisti, che annuncia “azioni a sorpresa”.

Lo annunciano attraverso un comunicato in cui viene ricordata la tragedia del 2006, quando “per l’incapacità degli organizzatori e l’incoscienza dei fantini morirono due cavalli e un altrorimase ferito”, addentrandosi anche in interpretazioni storiche sul Palio di Ferrara “spacciato per il più antico del mondo, in realtà fu inventato nel 1933 da Italo Balbo, podestà, per dare lustro alla città”.

“Non abbiamo dimenticato i cavalli uccisi – spiegano nel loro comunicato i Centopercento Animalisti – né lo stress lo sfruttamento le sofferenze di tutti gli altri: costretti a correre su terreno inadatto, tra le urla degli spettatori, incitati in tutti i modi dai fantini, veri aguzzini di animali. Il tutto per attirare turisti (come se Ferrara non avesse abbastanza attrattive), fare propaganda a qualche amministratore locale e magari usufruire di sovvenzioni pubbliche”.

Dal 2007 in poi i Centopercento Animalisti sono intervenuti con azioni di vario genere, dai blitz con affissione notturna di striscioni in vari punti della città, fino all’imbrattamento con vernice rosso sangue della sede dell’Ente Palio – nei giorni precedenti le gare – oltre ai presidi di protesta nelle domeniche delle corse in piazza Ariostea.

“Quest’anno, visto che i presidi non sono stati sufficienti a far recedere gli organizzatori – annunciano – interverremo in loco con azioni a sorpresa, proprio nel giorno del palio, domenica 29 maggio, per ricordare a tutti la morte dei due cavalli e il rischio sempre presente di altri incidenti. Il palio di Ferrara, tutti i palii che infestano l’Italia (a cominciare dal peggiore, Siena, oltre 50 morti negli anni recenti) vanno semplicemente aboliti. Si tratta di manifestazioni fuori del tempo, crudeli, inutili. Nessun animale deve essere usato per il divertimento umano. La rievocazione storica, il corteo in costume d’epoca, le gare degli atleti sarebbero già uno spettacolo degno e, tra l’altro, più vicino alle usanze rinascimentali. Senza bisogno di sfruttare e mettere in pericolo altri esseri viventi. Prevediamo per il 29 maggio una domenica molto calda a Ferrara”.

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