Terre del Reno
7 Maggio 2016
In fase di completamento gli "innovativi" magazzini autoportanti verticali in carpenteria metallica

La Ceramica di Sant’Agostino rinasce dal sisma

di Redazione | 3 min

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Il nuovo Mav (credIt Promozione acciaio)

Il nuovo Mav (credit Promozione acciaio)

di Serena Vezzani

Sant’Agostino. La Ceramica di Sant’Agostino, specializzata nella produzione di rivestimenti e pavimentazioni in gres porcellanato, ha aperto ieri, venerdì 6 maggio, alle 14, le porte del nuovo magazzino autoportante verticale (Mav) in via di ricostruzione dopo il sisma del 2012, con un evento promosso da Fondazione promozione acciaio, in collaborazione con la Stahlbau Pichler, costruttore del nuovo magazzino.
Progettato secondo le Norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14/01/08) e realizzato interamente in carpenteria metallica e acciaio strutturale, il nuovo Magazzino autoportante verticale è stato concepito con una “struttura innovativa”, per una capacità complessiva “di 18.852 posti pallet su 13 livelli – ha illustrato Luca Benetti, costruttore di Stahlbau Pichler. – 2.400 tonnellate di acciaio strutturale: laminati mercantili, travi e tubolari in classe S355JR e zincati a caldo; 8.700 mq di rivestimenti in pannelli sandwich; 3700 ore di progettazione costruttiva; 45 chilometri di saldature in officina, per un totale di 20.000 ore, ad oggi, per 30 persone in cantiere, e 12 mesi di lavoro che, a breve, vedranno il completamento dell’edificio”.
Ciascuna spalla è inoltre vincolata alle fondazioni, “recuperate dalle preesistenti, mediante piastre metalliche nervate in lamiere in acciaio saldate e zincate; in sommità – ha proseguito Benetti, – le spalle sono solidarizzate a una capriata reticolare in acciaio, a formare una struttura intelaiata su più colonne”.
Il nuovo Mav sorge infatti sul sedime del precedente, in quanto “occorreva necessariamente farlo interloquire con il sistema d’impacchettamento dei pallet – ha spiegato Gianluca Loffredo di Archliving, direzione lavori. – Ha un’impronta di pianta di circa 134×26 metri ed è il risultato di un’interfaccia tra normative europee e prove in sito e in laboratorio: a supportarci, infatti, nell’iter progettuale sono stati i team dell’Unife e dell’Università di Pisa”. Ma è anche il prodotto di un processo di “informatizzazione”, ancora in fase di start up, che ha permesso di far calzare un impianto di movimentazione merci, un vero e proprio “sistema in movimento che interagisce con la logistica della produzione”.
Perché costruire interamente in acciaio? “Perché soddisfa requisiti di sicurezza e flessibilità – ha spiegato la presidente di Fondazione acciaio, Caterina Epis, – oltre alla riduzione di costi e tempi di un cantiere, e una qualità estetica e prestazionale elevate. Inoltre, l’acciaio è in linea con le recenti proposte di Governo: è, infatti, al 100% riciclabile”.
Presente anche Mauro Manuzzi, amministratore delegato di Ceramica Sant’Agostino che, prima della visita ai Mav, ha voluto ringraziare tutti i collaboratori del progetto. “Questo magazzino è la conferma dell’impegno dello spirito imprenditoriale di questa regione – è stato il bilancio di Maurizio Marchesini, presidente Confindustria Emilia Romagna, – che ha visto una necessaria ridefinizione dei modi di fare impresa e soprattutto dei ‘contenitori’ dell’impresa. Ad oggi possiamo dire che nemmeno il terremoto ha fermato la produzione: stiamo andando nella direzione giusta”.
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