Attualità
2 Maggio 2016
L'appello ai giovani di Patrizia Moretti dal palco di Taranto: “mai mollare, mai rassegnarsi”

La madre di Aldrovandi al concerto del Primo Maggio: “Lo Stato siamo noi”

di Redazione | 2 min

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Patrizia Moretti a Taranto (foto del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e pensanti)

Patrizia Moretti a Taranto (foto del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e pensanti)

“Adesso Federico sarebbe volentieri qui con voi perché credo che quest’oggi Taranto sia il centro del mondo”. È una emozionata Patrizia Moretti quella che sale sul palco del Concerto Primo Maggio Taranto 2016. Invitata dagli organizzatori, il Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e pensanti, come “uno degli ospiti ‘non musicali’ dell’evento”, la madre di Federico Aldrovandi ha ricordato i “dieci anni di lotta per avere verità e giustizia sulla morte di mio figlio: sono stati dieci anni durissimi, ma alla fine un po’ di giustizia c’è stata, con dichiarazioni di responsabilità da parte dei vari giudici relativa a quelle quattro persone che hanno ucciso mio figlio ma che indossano ancora una divisa”.

Questa è la denuncia che lancia la Moretti dal palco: “anche se le leggi di quel momento non consentivano di sospenderli dal lavoro (il lavoro è così importante per tanta gente perbene che lo merita, ma forse quei quattro no), le leggi si cambiano. Perchè ci sono decreti emergenziali per ogni cosa e quando si tratta di tutelare la virta di ragazzi e di tante persone non si procede?”.

La “speranza vera” secondo la madre di Federico “è essere qui oggi in tanti, la mia speranza è vedere tutti voi, tanta gente che ha voglia di un futuro vero e che non si rassegna. Ecco quello che vi chiedo: mai mollare, mai rassegnarsi”.

Un messaggio che vale anche e soprattutto quando le istituzioni sono lontane o assenti: “lo Stato siamo noi. Chi si siede là dovrebbe rappresentarci, se non ci rappresenta ci tradisce. Non credo che ci possa essere nessuna alternativa a questo. Per questo non dobbiamo lasciarci vincere dal pensiero che siamo soli, ognuno può fare la sua parte”.

A Taranto era presente anche il padre di Federico, Lino Aldrovandi, che ha notato come “poco prima dell’intervento di Patrizia si è aperto il cielo con un raggio di sole. Come ha detto Patrizia sul palco, in tante manifestazioni a cui abbiamo partecipato, con la presenza della pioggia all’inizio, poi ogni volta arrivava il sereno. Sarebbe bello che quel sereno ci aiutasse ad andare avanti e che quel raggio di luce potesse illuminare il percorso di “tutte le persone di buona volontà””.

Lino descrive poi l’abbraccio di Patrizia a Egidia, la madre di Vittorio Arrigoni, “un momento toccante e di unione tra due madri forti. Nel pretendere giustizia per “ogni caso” di questa vita, vada questa sera un abbraccio di cuore a Taranto e a tutti i suoi giovani, affinchè, magari senza mai arrendersi, si possa cominciare a rialzarsi da tanto torpore. Non credo minimamente alle favole, credo agli esseri umani e soprattutto ai giovani”.

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