Cronaca
17 Marzo 2016
Confermate condanne per l’ex carabiniere Tufariello e per l’imprenditore Varsallona. Nuovo Appello per l’ufficiale Amatiello

Processo Noe-Niagara, la cassazione annulla l’assoluzione

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

Tragedia nel mondo del basket ferrarese: addio ad Andrea Pulidori

Ferrara è sotto shock per la notizia della scomparsa di Andrea Pulidori, direttore sportivo dell’Adamant Ferrara Basket, trovato senza vita nella notte tra lunedì e martedì. Secondo le prime informazioni, Pulidori sarebbe morto nel sonno a causa di un malore improvviso

Strage di Monestirolo. La verità da una consulenza cinematica

La Procura di Ferrara ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale - al momento contro ignoti - dopo la strage sulla SS16 Adriatica dove, poco dopo le 7 di sabato 11 ottobre, all'altezza dell'incrocio con via Montesanto, uno scontro frontale tra due automobili ha spezzato per sempre la vita della 41enne Eleonora Verri, del 19enne Yassine El Maarofi e del 27enne Omar Hammouch

Rogo del chiosco, si pensa al cortocircuito

Sarebbe stato un guasto elettrico, molto probabilmente un cortocircuito, a causare l'incendio che, durante la mattinata di domenica 12 ottobre, poco prima delle 7, ha inghiottito e poi distrutto il chiosco situato all'interno dei giardini 20 e 29 maggio 2012, lato...

niagaraLa Cassazione conferma le condanne per l’allora carabiniere dei Noe Vito Tufariello e per l’imprenditore Marco Varsallona, e annulla la sentenza di Appello che assolveva l’ufficiale dell’Arma Sergio Amatiello dal reato di tentata concussione.

È il verdetto uscito dal terzo grado di giudizio del processo Noe-Niagara, il cui penultimo capitolo era stato scritto un anno fa dalla Corte di Appello di Bologna. Allora, il 15 gennaio del 2015, i giudici di seconda istanza ammorbidirono le condanne subite dai tre imputati (Sergio Amatiello, Vito Tufariello e Marco Varsallona) in primo grado.

La vicenda nasce da un’ispezione del Noe presso la società con sede a Poggio Renatico, attiva nello smaltimento di rifiuti speciali nel febbraio 2008. Secondo l’accusa il luogotenente Amatiello e il maresciallo Tuffariello, ufficiali dei Carabinieri del Noe, in concorso con Varsallona (legato ai primi due da rapporti extraprofessionali: stavano costituendo insieme una società di consulenza in materia ambientale) avevano indotto Marco Carretta (titolare di Niagara, azienda di Poggio Renatico attiva nel trattamento di rifiuti speciali) a promettere loro una somma tra i 20mila e i 40mila euro per “ammorbidire” le conclusioni dell’informativa finale da depositare in procura. In pratica avrebbero prospettato ai vertici dell’azienda che, con quella mazzetta, avrebbero salvato gli impianti dal sequestro e loro stessi dalle misure cautelari. Il reato non si consumò perché Carretta denunciò il fatto alle autorità. Di qui la derubricazione della concussione in “tentata”.

Il 29 gennaio 2013 il processo di primo grado si chiuse con la condanna in rito abbreviato a 2 anni e 4 mesi per Tuffariello, 2 anni e 2 mesi per Amatiello e Varsallona (oltre a 120mila euro di provisionale alle parti civili: l’imprenditore e due dirigenti, Davide Gherardi e Fabiana Cosmar). La pena superiore per Tuffariello era dovuta a un altro capo di accusa che pendeva sul militare, la rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio relativamente alla fase della stesura della informativa finale sull’esito delle indagini sull’azienda.

In Appello, la Corte ha ritenuto che non sussistessero prove sufficienti contro Amatiello, assolto, e ha abbassato l’ammontare delle pene per i coimputati: un anno e otto mesi per Varsallona e un anno e dieci mesi per Tufariello. Per entrambi è stata stabilita la sospensione condizionale.

Ora la Cassazione fa ripartire dal secondo grado il processo per Amatiello. “I processi sono fatti di tre gradi di giudizio – è il commento dell’avvocato di parte civile Fabio Anselmo -: guai a cantare vittoria troppo presto. La Cassazione oggi ci ha reso giustizia”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com