Politica
7 Luglio 2015
I grillini usano un sondaggio rivedibile per ottenere un mandato di indirizzo politico sul tema migranti

Profughi: M5S lancia consultazione online, ma è inaffidabile

di Daniele Oppo | 3 min

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m5sIl M5S ferrarese ha lanciato, mediante i membri del suo gruppo consiliare, una “consultazione pubblica” sulle politiche di accoglienza per gli immigrati condotte dall’attuale amministrazione comunale, “con lo scopo – si legge sul sito – di acquisire l’opinione dei cittadini ferraresi ed avere un mandato di indirizzo politico da utilizzare nelle sedi istituzionali locali”.

Ma lo scopo decisionale-partecipativo dei grillini – che si tradurrebbe presumibilmente a livello politico in qualche mozione, odg o risoluzione da parte del gruppo consiliare – sembra essere soggetto a un grossissimo limite tecnico dovuto modalità scelta per il sondaggio online. E così, dopo l’affaire del sito hackerato su presunto mandato politico, i grillini estensi sembrano di nuovo essere vittime di strumenti e spazi (quelli della Rete) che dovrebbero conoscere a menadito.

Due sono le domande alle quali sono chiamati a rispondere i cittadini ferraresi: “Siete concordi con la politica di accoglienza degli immigrati adottata dall’amministrazione comunale?” e “Siete concordi con un atto di indirizzo politico che imponga un limite numerico di ingresso di immigrati extra UE nella Città di Ferrara?”

Come abbiamo potuto verificare con una prova diretta, votando quattro volte di seguito (due volte in una direzione e due volte in un’altra, per non alterare le medie), chiunque può ripetutamente esprimere le proprie preferenze nel sondaggio più di una volta e in modo anche diametralmente opposto per ogni tentativo. Il tutto semplicemente schiacciando il bottone del browser per tornare indietro una volta conclusa l’operazione di voto ed aver avuto conferma della registrazione delle proprie preferenze. Il sistema utilizzato non sembra registrare nemmeno l’indirizzo Ip del computer dal quale si vota, dunque chiunque può rifare l’operazione un numero infinito di volte (o almeno finché non si stanca). Mancando un sistema di autenticazione dei votanti nella piattaforma utilizzata per il sondaggio, tale operazione di voto multiplo da parte dello stesso soggetto (dallo stesso computer in una medesima sessione) è possibile, ovviamente, anche ritornando quando si vuole nella pagina del sondaggio.

Vista l’importanza del tema sul quale i cittadini vengono consultati e visto che da tale procedura discenderanno poi un un mandato e una linea politica attiva da parte del gruppo consiliare, sarebbe stato forse più opportuno affidarsi a un sistema che preveda un qualche tipo di autenticazione degli utenti (resi comunque anonimi per i ‘fruitori’ politici del sondaggio) o, quantomeno, un sistema che registrasse l’indirizzo Ip, costituendo così una prima (ma nient’affatto risolutiva) barriera alla possibilità di falsare la consultazione.

Insomma, la scelta dei Cinque Stelle – che nella rete vedono storicamente uno spazio in grado di fornire strumenti per l’esercizio della democrazia – rischia di essere controproducente e portare a risultati completamente falsati, con conseguenti azioni politiche intraprese sulla base di simili dati, anche se tra le condizioni espresse dal Movimento c’è quella che prevede che le “decisioni che prenderanno avvio dalla politica di concertazione on-line e off-line saranno assunte esclusivamente sulla base degli interessi superiori dei cittadini, delle associazioni, delle istituzioni pubbliche presenti sul territorio”.

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