Eventi e cultura
25 Febbraio 2015
Nuovo appuntamento del ciclo di discussioni dedicato al disordine economico e conflitti urbani

Cosa succede nella capital city?

di Redazione | 2 min

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Roberta Fusari

Roberta Fusari

Nuovo appuntamento oggi, mercoledì 25 febbraio, alle 17.30 al circolo Arci Bolognesi di Ferrara, con il ciclo di discussioni “Cosa succede in città? Scienze sociali e problemi del presente”, promosso dal Laboratorio di Studi Urbani del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara, diretto dai docenti Alfredo Alietti e Giuseppe Scandurra.

“Capital city. Disordine economico e conflitti urbani”. E’ questo il titolo del secondo dei cinque seminari che si tengono fino a maggio, che vedrà la presentazione del numero 35-2014 della rivista Zapruder. Ad introdurre sarà lo storico Michele Nani che dialogherà con Alfredo Alietti, Ivan Severi, curatore del numero della rivista Zapruder e l’assessore all’Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana, Unesco del Comune di Ferrara Roberta Fusari.

Oggi le città appaiono sempre più attraversate da frontiere spaziali, risultato di processi di ristrutturazione urbana, di speculazione edilizia e, non ultimo, di segregazione sociale. Se le trasformazioni materiali e sociali che caratterizzano la storia recente delle realtà metropolitane dipendono in gran parte dall’azione degli interessi economici, che contribuiscono a riconfigurare i bisogni e le aspettative degli abitanti, quale ruolo gioca il capitale all’interno di questo fenomeno di portata oramai globale? Partendo da questo interrogativo, la città diventa qui un oggetto privilegiato da decostruire e indagare sotto la lente della conflittualità prodotta dal cosiddetto “capitalismo urbano”, i cui effetti alimentano nel tempo forme di resistenza eterogenee più o meno visibili (occupazioni, movimenti contro gli sfratti, orti urbani, rifiuto della riscrittura della memoria dei luoghi, ecc.).

Facendo ricorso a contributi disciplinari diversi (dalla geografia all’antropologia urbana), in questo numero si è cercato di raccogliere studi provenienti da aree geografiche diverse (Stati uniti, Europa, Est asiatico), che permettano di gettare uno sguardo, seppur parziale, sugli effetti concreti del binomio (dis)ordine economico/conflitti urbani. La capital city, a Milano, a Barcellona, a Filadelfia o ancora a Phnom Penh, rappresenta un campo di contesa in cui confliggono forme di appropriazione dello spazio che riflettono ispirazioni e aspirazioni divergenti, come dimostrano le tensioni permanenti tra le logiche del capitale (la rendita) e quelle della cittadinanza urbana (il “diritto alla città”) descritte in questo numero. Queste tensioni possono sfociare in manifestazioni di dissenso individuale e collettivo oppure in pratiche di normalizzazione dello spazio (segregazione, riqualificazione, gentrificazione) che prefigurano, sotto certi aspetti, una lotta di classe al contrario.

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