Stessa sagoma e grafica analoga. Per la sua campagna web il leghista Alan Fabbri fa il verso a Tom Cruise e così la locandina del noto “Mission impossible” diventa “Mission possible”.

Nel manifesto compare il profilo dell’aspirante governatore, in bianco e nero.  “La sfida mai come oggi è possibile – dice Fabbri -. Salvini ha ridato pieno statuto al centrodestra e la Regione ha bisogno di una svolta, non della tossica continuità in salsa Pd. Ci crediamo, fino in fondo, in queste settimane, più che ai dibattiti, gli emiliano romagnoli ci troveranno in appennino, nelle aree terremotate, nelle case popolari, a presidio davanti agli inceneritori contro l’importazione di rifiuti dal sud. È il modello-sindaco quello che vogliamo per questa Regione – conclude Fabbri -. Liberiamo l’Emilia Romagna dalle catene Pd”.

E a proposito del sisma e dei terremotati,  il movimento “Finale Emilia Terremotata protesta” annuncia la sua presa di posizione al fianco del sindaco di Bondeno. L’endorsement al candidato di Lega Nord, Forza Italia e Fd’I è stato sancito in queste ore con un post sulla pagina ufficiale del movimento. ‘Mandiamo a casa gli incompetenti”, scrivono gli attivisti. “Questa sarà l’ultima opportunità che ci rimane per cambiare le cose”. Obiettivo: “Portare un’istituzione mantenuta con le nostre tasse al servizio dei cittadini e non agli interessi di partito” e “ridipingere con una mano di bianco un palazzo che da troppo tempo porta lo stesso colore”. A Fabbri “Finale Emilia terremotata protesta” riconosce quelle “competenze” che giudica “referenze indispensabili” per il nuovo governatore. “Ringrazio di cuore il movimento – dice Fabbri -. Sono a disposizione di tutti i terremotati e di tutti i cittadini emiliano romagnoli. È ora di mettere il turbo alla macchina della ricostruzione”.