Politica
2 Giugno 2014
Rendine: "Non sia lui il presidente del consiglio. Sua elezione va contrastata"

Rendine su Calò: “Lettere per chiedere voto violando privacy”

di Redazione | 2 min

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admin-ajax (48)Francesco Rendine di Giustizia, Onore e Libertà eletto tra i consiglieri di minoranza passa subito all’attacco nei confronti di Girolamo Calò, il candidato consigliere più votato di tutti e papabile presidente del consiglio comunale.

L’antefatto di tale posizione sta in una lettera che Calò avrebbe inviato ai membri dell’associazione italiana arbitri inviata durante la campagna elettorale per chiedere sostegno al voto. “Poiché il presidente rappresenta tutto il consiglio comunale, sarebbe giusto prevedere per questa posizione una persona al di sopra di ogni sospetto – afferma Rendine -. Girolamo Calò in campagna elettorale sembra che abbia scritto una lettera personalizzata ai tesserati Aia (associazione di Arbitri, ex arbitri, osservatori, assistenti ecc.) invitandoli a votare per il Pd. Poiché i tesserati consentono la comunicazione dei dati personali per i fini dell’associazione e tra questi non rientra certamente il fine partitico, vi sarebbe stato da parte del già presidente della circoscrizione Gad un utilizzo scorretto dei dati personali e comunque fuori dai limiti consentiti dalla legge sulla privacy (D.Lgs 196/03)”. Da qui le richieste di Rendine dirette a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale affinché venga contrasta “l’elezione di Girolamo Calò come presidente del consiglio comunale” e per “raccogliere adesioni di consiglieri disponibili a ricoprire la carica di presidente del consiglio con stipendio ridotto (più o meno volontariamente) del 50% e prevedere eleggibile uno fra i candidati che hanno dato detta disponibilità”.

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