Sembrava che le cose potessero aggiustarsi, dopo il presidio dei sindacati sotto la sede di Coop Estense che è stata l’occasione per un incontro con alcuni rappresentanti della cooperativa sulle note vicende del contratto integrativo. Invece la trattativa è improvvisamente saltata con proclamazione dello sciopero per il 23 dicembre, lo stesso giorno in cui Coop Estense si era detta disponibile a incontrare i sindacati per riprendere il dialogo, che a quel punto ha ritirato la propria disponibilità al confronto.

Ma andiamo con ordine. Una quindicina di rappresentanti sindacali territoriali Filcams si sono presentati, questa mattina, sotto la sede di Coop Estense per chiedere alla cooperativa di firmare un contratto integrativo“sul modello del contratto di Coop Adriatica”. Coop Estense ha accolto con interesse l’iniziativa, “dato che – ha riferito con un primo comunicato – in tanti anni non è mai giunta da parte sindacale una loro idea concreta di contratto”. La delegazione sindacale è quindi stata accolta dal vice presidente Mirco Dondi, dal direttore del personale Edoardo Laccu, dal responsabile delle relazioni sindacali Milco Traversa, e dai consiglieri di amministrazione Ombretta Ghiraldi e William Garagnani. La cooperativa nel corso dell’incontro ha ribadito la volontà di costruire un nuovo contratto integrativo e la disponibilità a riprendere la trattativa sulla base di ogni idea concreta portata dai sindacati. La delegazione Filcams ha perciò proposto alla cooperativa di prendere in considerazione la sottoscrizione, seduta stante, del contratto integrativo di Coop Adriatica.

Qualcosa però è andato storto. “Laccu – ha riferito Davide Fiorini della Filcams – ha escluso categoricamente di poterlo firmare. Per noi questo rappresentava una sorta di “prova” per verificare se era vero quanto loro sostenevano da tempo, cioé che sarebbero stati disposti a trovare un accordo se i sindacati avessero fatto una sola proposta. Ad ogni modo, nonostante il rifiuto di fronte alla proposta di prendere in considerazione il contratto integrativo di Coop Adriatica, noi abbiamo dato la nostra disponibilità alla trattativa del 23 dicembre, purché da parte di Coop Estense la disponibilità a discutere sia vera e non di facciata come accaduto altre volte. Ogni volta che abbiamo registrato una loro “apertura”, infatti, abbiamo ritirato le iniziative di lotta programmate. Questa volta no”. La Filcams ha così riunito successivamente all’incontro soci e lavoratori decidendo “in forma unitaria di proclamare uno sciopero per il 23 dicembre a sostegno della trattativa, così come gli stessi lavoratori ci hanno chiesto”.

Una decisione, questa, che Coop Estense non ha affatto gradito, ritirando così la propria disponibilità a un confronto per il 23 dicembre. “Sulle trattative per il contratto integrativo – è quanto dichiara Coop Estense in un comunicato – è bene ricordare che per tre volte le organizzazioni sindacali hanno respinto le proposte della cooperativa: prima in ottobre del 2010, poi in aprile 2012 e infine a giugno 2013. Lo hanno fatto senza mai proporre una loro idea di contratto. Solo dei No. E lo hanno fatto per tre volte senza sentire il parere dei lavoratori. Coop Estense ha sempre manifestato la sua disponibilità a trattare con i Sindacati e la volontà di giungere ad un accordo. In questi giorni ha fatto un ulteriore passo in avanti, invitando i Sindacati a sedersi al tavolo delle trattative  entro la fine dell’anno. Alla luce dei fatti, la conferma di una agitazione ci lascia sconcertati. Di fatto, da una parte c’è la cooperativa che chiede di riprendere la trattativa per giungere ad un accordo. Dall’altra, ci sono lavoratori che si stanno esprimendo anche pubblicamente per questa conclusione. Ci sono, poi, i Rappresentanti Sindacali che vedono nel “no a priori” e nello sciopero la sola via di relazione con Coop Estense. È evidente che la disponibilità ad incontrare i sindacati il 23 dicembre non può convivere con uno sciopero proclamato per lo stesso giorno, apparendo chiaro a tutti che una simile condizione non costituisce il presupposto dal quale possa svilupparsi il giusto confronto per giungere ad una intesa”.

Nello stesso comunicato Coop Estense stigmatizza la linea “di scontro ad oltranza adottata verso la cooperativa”, che non terrebber “minimamente conto dell’opinione di tanti lavoratori”, e dichiara di essere disponibile “a riprendere, con spirito costruttivo e positivo, le trattative non appena il sindacato deciderà di affrontarle sulla base di normali e responsabili relazioni sindacali”.