Politica
20 Giugno 2013
Ferraresi contro la bocciatura dell'emendamento anti-Imu per i terremotati, Bratti: "Per le case inagibili niente imposte"

Imu sugli edifici terremotati, scontro tra M5S e PD

di Redazione | 3 min

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brattiferraresiAlta tensione tra i parlamentari emiliani dopo il voto alla Camera che ha affossato l’emendamento al decreto legge 43 proposto dal Movimento 5 Stelle che puntava ad esentare per legge dal pagamento dell’Imu gli immobili danneggiati a causa di eventi straordinari, come ad esempio il terremoto.

Secondo il deputato ferrarese del Movimento 5 Stelle Vittorio Ferraresi, a causa del respingimento dell’emendamento saranno costretti a pagare l’Imu anche coloro che hanno la casa inagibile a causa del sisma dello scorso anno.

Tuttavia, come spiega anche il piddino Alessandro Bratti nei commenti ai post della sua bacheca Facebook, “In tutti i comuni del cratere e dell’Abruzzo fino al dicembre 2014 sulle case oggetto di ordinanza di sgombero per parziale o totale inagibilità l’Imu non si paga”.

La questione, in realtà, è un po’ più complessa, e dipende dall’assenza di una legge nazionale sulle emergenze. Per mezzo dell’emendamento dei Cinque Stelle si voleva infatti aggiungere al decreto legge 43, in corso di conversione al parlamento, l’esenzione totale dal pagamento delle imposte sulla casa per tutti gli edifici colpiti da eventi straordinari. Attualmente invece, l’Imu per gli immobili danneggiati dal sisma nei crateri dei terremoti dell’Emilia e dell’Abruzzo è comunque sospesa fino al dicembre del 2014, ma per mezzo di un provvedimento preso dal governo durante l’emergenza e poi convertito in legge dalle Camere.

L’approvazione dell’emendamento però avrebbe comportato la necessità di un’ulteriore lettura e approvazione del testo da parte dell’aula del Senato, per la quale non vi sarebbe tempo. I decreti legge infatti sono provvedimenti presi dal governo che, se non convertiti in legge entro 60 giorni dal parlamento, perdono la loro efficacia come se non fossero mai esistiti.

Da qui nasce la diatriba: Ferraresi racconta su Facebook dell’esautorazione – a suo dire – dei parlamentari dal loro incarico a causa della blindatura del testo da parte della maggioranza per evitare per evitare che il decreto decada, mentre Bratti, rispondendo con un commento ad una sua sodale che ha pubblicato l’intervento alla Camera del deputato grillino Barbanti – che racconta di come affossando l’emendamento i proprietari di immobili danneggiati dal terremoto saranno comunque costretti a pagare il 50% dell’Imu, cosa non vera, in quanto ciò avviene solo nel caso l’inagibilità di un edificio sia indotta da un’altra struttura – scrive che tutto ciò “è una cazzata”.

Sulla questione è intervenuto poi anche Paolo Spath, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Ferrara, che oltre a definire “un colpo di scena” quello che sta avvenendo in parlamento riprende la bocciatura da parte della maggioranza targata Pd-Pdl dell’emendamento contro l’Imu “avvenuta pochi minuti dopo la bocciatura di un emendamento presentato da Fd’I in cui chiedevamo l’esenzione dal pagamento dell’Imu per gli immobili strumentali alle imprese; un emendamento utile e di buon senso oltreché vitale per un territorio come il nostro in cui le imprese devono rialzarsi dal terremoto di un anno fa”.

“Sarebbe il caso che ci fossero delle spiegazioni approfondite sul perché di queste scelte – continua Spath -, siamo davanti ad un governo il cui primo provvedimento giusto è stato quello di dichiarare l’impignorabilità della prima casa, proposta anch’essa da Fratelli d’Italia”. “Non si è perso però tempo – conclude Spath, non lasciandosi indietro una critica a Letta – per venire in ‘passerella’ sulle macerie a Ferrara ad un anno dal sisma. Quel giorno siamo stati gli unici ad avere il coraggio di contestare pubblicamente contro le belle parole, visto che i fatti per aiutare la ricostruzione stanno a zero”.

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