Politica
30 Marzo 2013
Partita una ispezione del ministero. Ipotesi di ‘disonore della divisa’

Aldrovandi, Cancellieri: “Mele marce via dalla polizia”

di Marco Zavagli | 2 min

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adminVia le mele marce dalla polizia. Dopo l’invito ad “andarsene a casa” rivoltole dal segretario generale del Coisp Franco Maccari, il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri torna sul caso Aldrovandi e questa volta non fa sconti: “La polizia nel suo corpo è democratica – afferma in una intervista al Tg3 -, naturalmente dovrà lottare perché le mele marce vadano via, ma la maggioranza è un corpo sano”. Il ministro invita a “credere nei nostri uomini, punire quelli che sbagliano ma premiare i tantissimi che ogni giorno fanno il loro lavoro in maniera silenziosa ma sono dei veri servitori dello Stato”.

E su quanto avvenuto a Ferrara venerdì scorso la titolare del Viminale annuncia che “è già partita un’ispezione per vedere le responsabilità sia della manifestazione sia di chi ha concesso lo spazio, perché vogliamo capire bene che cosa è successo: agiamo con molto equilibrio e molta fermezza, l’ispettore è già a Ferrara e sta facendo il suo lavoro”.

Il ministro rivendica poi il valore della Polizia, che “ha in sé la capacità di rimediare agli errori dei suoi, è un corpo sano, che lavora per il Paese”, all’interno del quale “ci può essere qualcuno che sbaglia e se l’errore viene riconosciuto pagherà. Certi fatti sono accaduti, accadono, ma vorrei ricordare tutti gli altri che accadono e in cui abbiamo prova di coraggio, eroismo e dedizione”.

La Cancellieri interviene poi su eventuali provvedimenti disciplinari per i quattro poliziotti condannati per omicidio colposo: “c’è già tutta una attività messa in atto dalle Commissioni competenti. La legge prevede determinate sanzioni a seconda del tipo di reato commesso (per il delitto colposo è prevista solo la sospensione dal servizio, ndr) e il ministero sta lavorando su questo, quando usciranno dal carcere vedremo la sanzione che sarà applicata”. Il ministro lascia intravedere però una possibilità che soddisfi quanto chiesto dalla famiglia Aldrovandi: “bisogna distinguere tra omicidio colposo e il disonore della divisa (in questo caso la legge istitutiva del Corpo di Polizia, la 121 del 1981, prevede la sanzione massima della destituzione, ndr) , bisogna vedere il punto di equilibrio tra questi due aspetti”.

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