Attualità
22 Novembre 2017
Pallini: "Conoscevo il quartiere dalle cronache nazionali, attenzione all'abuso dei fogli di via e Daspo urbani"

Il nuovo questore “guarda con ottimismo” al futuro della Gad

di Elisa Fornasini | 3 min

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“Venire a Ferrara da Macerata è un salto di qualità ma non faccio classifiche,  l’esperienza vuole che ogni cosa sia migliorabile e noi la miglioreremo”. È un potenziamento della linea ‘martellante’ del suo predecessore Antonio Sbordone, quello che il nuovo questore di Ferrara Giancarlo Pallini presenta alla città in occasione del suo insediamento in corso Ercole I d’Este, “una strada bellissima che mi piace percorrere a piedi per respirare l’ambiente cittadino e stare più vicino ai ferraresi”.

Con il suo “approccio positivo ai problemi”, il neo questore è sicuro di trovare “un ambiente già preparato ad affrontare le sfide, grandi e piccole, della sicurezza“, sulle basi dell””ottimo lavoro di chi mi ha preceduto, un collega che stimo”. Per “migliorare la vita quotidiana dei cittadini”, Pallini assicura che “il mio staff, di cui ho avuto già modo di apprezzare l’impegno e la dedizione nonostante le difficoltà legate alla riduzione dell’organico, darà il massimo per la prevenzione e contrasto dei reati (nel dna di ogni forma di polizia) ma anche per l’educazione alla legalità e vicinanza alle scuole perché noi lavoriamo per l’oggi ma possiamo seminare per il futuro”.

Ciò che è già stato piantato sono i problemi critici in zona Gad. “Ero a conoscenza di questo tema dalle cronache nazionali – confida Pallini – e sarà una priorità del mio mandato, ma non l’unica priorità. Una necessità che impone la prosecuzione dei servizi che il mio collega ha efficacemente svolto fino ad ora, anche grazie alla presenza dell’esercito che ha garantito un miglioramento della situazione: il fenomeno, come mi ha confermato il sindaco, non è definitivamente superato ma è migliorato rispetto al passato e ciò ci consente di guardare con ottimismo al futuro“.

Con la promessa che “i controlli contro furti, microcriminalità e micro spaccio saranno intensificati attraverso una presenza costante in modo che i cittadini non si sentano abbandonati”, il nuovo questore “tiene alta l’attenzione” anche sulla “apertura del Meis (grande sfida nel garantire la sicurezza), sull’immigrazione incontrollata (anche se gli sbarchi ci hanno dato un po’ di respiro), sui rischi di infiltrazione della criminalità organizzata (d’intesa con il nuovo prefetto, molto disponibile) e sulle partite della Spal. A proposito di calcio, Pallini ricorda quando Maceratese e Spal si sono incontrate in Lega Pro tre anni fa, in una trasferta vietata ai tifosi biancazzurri “non per colpa mia ma per fatti extra maceratesi”.

Nel cuore dell’ordine pubblico rientrano tutti i grandi eventi e, “alla luce della circolare Gabrielli che intensifica le misure di prevenzione”, sarà fatto un “ragionamento preciso e puntuale per ogni miglioramento possibile per la sicurezza delle manifestazioni, già adeguatamente attenzionate negli anni precedenti”. Nessuna novità sui richiedenti asilo che spacciano: “Chi compie reati esce dal programma di protezione e non viene ammesso nel sistema di accoglienza, il contrasto va da tempo in questa direzione”.

Per quanto riguarda avvisi orali, fogli di via obbligatori e Daspo urbani “sono strumenti utili ma vanno ben calibrati: il loro abuso o uso distorto rende inefficaci questi provvedimenti che rischiano di avere un effetto contrario. – spiega il questore -. Individuare come pericolosa una situazione o un soggetto può essere soggettivo, ecco perché prima di applicarli bisogna trovare il giusto aggancio”.

Con la speranza di avere rinforzi il prossimo aprile, come annunciato dal capo della polizia Gabrielli che “sicuramente manterrà la sua promessa per l’ampliamento dell’organico”, Pallini si prepara a un tour (rigorosamente a piedi) in città per “apprezzare le bellezze architettoniche e assaporare le specialità gastronomiche: le gioie della vita aiutano il lavoro”. Consigliata la salama per iniziare il mandato ben rifocillato.

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