Attualità
17 Ottobre 2017
Lo studentato dal prossimo settembre offrirà 109 posti letto. La città si mette a disposizione per trovare soluzioni abitative immediate

Emergenza alloggi per le matricole, in soccorso arriva il Palaspecchi

di Elisa Fornasini | 3 min

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Il boom di iscrizioni a Unife non sarà un episodio spot di quest’anno ma una costante per i prossimi anni a venire. Lo assicura il rettore Giorgio Zauli che al tavolo tecnico sull’emergenza abitativa per le matricole ha ribadito che “farò tutto ciò che mi consente la legge per aprire i numeri chiusi e continuare questa politica di espansione”.

Un potenziamento di Ferrara come città universitaria che ha inevitabili ricadute positive sul mercato immobiliare. Ma che, almeno per questo anno accademico, sta creando non poche preoccupazioni ai neo studenti ancora alla disperata ricerca di un posto letto. Il primo passo, ed è proprio questo l’oggetto del tavolo di lavoro convocato lunedì pomeriggio in rettorato, è quindi trovare soluzioni abitative immediate per venire incontro alla fortissima domanda di alloggi.

A tal riguardo verrà siglato un protocollo d’intesa tra Università, Comune e tutti gli enti e le associazioni coinvolte tra cui Acer, Ergo, Fimaa, Confindustria, Ascom, presenti al summit per dare il proprio supporto alla causa. Il documento, che verrà sottoscritto a breve, fornirà indicazioni precise sui costi degli affitti e sullo stato degli immobili per avere garanzie. Infatti, come precisato dall’ateneo in una nota stampa, “tutte le soluzioni abitative che verranno immesse sul mercato saranno sottoposte, per evitare speculazioni, a precisi standard di qualità e di prezzo“.

Un’altra ipotesi sul tavolo è la realizzazione di un sito web gestito da Unife per mettere a contatto domanda e offerta. Le agenzie immobiliari potranno iscriversi e offrire le proprie proposte, gli studenti potranno cercare casa senza impazzire tra siti internet e bacheche universitarie, la dirigenza dell’ateneo potrà monitorare in diretta il fenomeno e dare risposte veloci. Anche perché se attualmente è possibile quantificare le immatricolazioni (5mila in più rispetto a ottobre dello scorso anno) è più difficile calcolare l’esigenza di alloggi per le matricole fuori sede. Ben l’84% degli iscritti e preiscritti è infatti proveniente da fuori provincia, in particolar modo da Veneto Puglia e Sicilia.

Archiviato il primo step sulla gestione dell’emergenza, si aprono nuovi scenari per il futuro. Durante l’incontro durato un paio d’ore – a cui hanno partecipato il prorettore Enrico Deidda Gagliardo, il direttore generale Giuseppe Galvan, l’assessora Roberta Fusari e numerosi rappresentanti delle istituzioni pubbliche, private e no profit del territorio – sono state avanzate anche proposte che prevedono l’utilizzo di strutture attualmente chiuse ma che potrebbero, nel medio e lungo periodo, essere proficuamente utilizzate.

Se Paolo Orsatti aveva già proposto l’utilizzo della Casa del Pellegrino (quasi vuota dopo il trasferimento del San Giorgio a Cona che si concluderà a fine anno), Roberta Fusari preferisce puntare all’ex Palaspecchi nella nuova veste delle Corti di Medoro. “L’ospedale riabilitativo necessita di molti lavori per diventare funzionale in questo senso e mi preoccupa la zona isolata per via dei collegamenti” spiega l’assessore che ha quindi proposto “lo studentato dell’ex Palaspecchi, la cui costruzione terminerà a settembre 2018 e offrirà 49 alloggi per 109 posti letto con possibilità di ampliamento in una zona fornita da servizi e trasporti pubblici”.

E ancora: l’Ascom ferrarese suggerisce soluzioni temporanee in hotel e b&b con annesse convenzioni con le strutture ricettive interessate mentre i colleghi di Comacchio, rappresentanti da Gianfranco Vitali dell’Holiday Village Florenz, si dicono “pronti ad accogliere tantissimi studenti sui lidi“. Insomma, “la politica portata avanti da Unife ci consente di ripensare e programmare il futuro della nostra città universitaria, dagli alloggi ai servizi” aggiunge Fusari. E se Alessandro Balboni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia e presidente del consiglio degli studenti dell’Università, mette in luce i “possibili conflitti derivati da troppi giovani in una città di anziani“, l’amministrazione spera di “trovare equilibri tra giovani, studenti, anziani e turisti per migliorare la nostra città”.

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