Ha scelto la strada del rito abbreviato Mauro Fabbri, bondenese di 56 anni, accusato di tentato omicidio nei confronti della sua ex convivente.

Secondo l’accusa Fabbri avrebbe assoldato un suo compagno di carcere per uccidere la sua ex, una donna di 61 anni.

Rito abbreviato anche per Stanev Radostin Radev, 23 anni, che aveva compiuto dei sopralluoghi, prima che si verificasse il ‘tradimento’.

L’amico assoldato – Dobrev Stanyo Radev, 45 anni, in carcere per truffa –  infatti spifferò tutto al magistrato di sorveglianza, non prima però di aver incassato 25mila euro dai familiari di Fabbri (convinti di fare una donazione a un uomo in difficoltà) e aver dato indicazioni al nipote Stanev per effettuare un sopralluogo nei pressi dell’abitazione della donna da uccidere e aver contattato altri complici per eseguire il lavoro. Dobrev, a cui venne promesso un compenso totale di 75mila euro (un’auto e un trattore oltre ai contanti) però non verrà giudicato: la sua posizione è stata stralciata dal gip perché estradato in Bulgaria. La prossima udienza è fissata per metà novembre.

Pagò un detenuto per ammazzare l’ex, ora il processo

Fabbri (difeso dagli avvocati Dario Bolognesi e Marcello Rambaldi) si trova ancora in carcere, all’Arginone, dove sconta una condanna a 8 anni e 6 mesi per lesioni aggravate e tentato omicidio proprio ai danni della ex convivente, a seguito di una brutale aggressione avvenuta nel 2010 a Mirabello, in cui la donna – costituitasi oggi parte civile insieme al figlio attraverso gli avvocato Eugenio Gallerani e Giacomo Forlani – è stata ripetutamente accoltellata.