Cronaca
17 Luglio 2017
Un 30enne si è suicidato impiccandosi con i propri jeans. Era stato arrestato il giorno prima per aver dato in escandescenze in palestra

Si toglie la vita in carcere all’indomani dell’arresto

di Redazione | 2 min

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Si è ucciso impiccandosi in cella con i suoi pantaloni di jeans. La vittima è un detenuto del carcere di Ferrara che ha messo in atto i suoi propositi lunedì mattina attorno alle 7.10, all’indomani dell’arresto per essere andato in escandescenze in una palestra cittadina.

Si tratta di un 30enne di nazionalità ucraina che si trovava in carcere all’Arginone per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e minacce aggravate, per i quali doveva ancora essere processato con il rito direttissimo che probabilmente l’avrebbe fatto uscire a breve di cella. Da quanto si apprende, anche in precedenza, nella sua abitazione, avrebbe già tentato di porre fine alla sua vita.

Gli agenti di polizia penitenziaria hanno tentato di soccorrere il giovane, così come il personale sanitario intervenuto sul posto, ma per il 30enne ucraino non c’è stato nulla da fare.

A darne notizia è Leo Beneduci, segretario del sindacato di polizia penitenzaira Osapp, precisando che si tratta del 59° morto in carcere dall’inizio dell’anno e il 25° per suicidio. Per Beneduci il dato è “inaccettabile” e ha rimarcato come la situazione carceraria resti critica per la popolazione detenuta e per le condizioni di lavoro degli agenti. “Anche quest’ultimo grave episodio – ha detto – dimostra quanto sia inadeguata l’amministrazione penitenziaria e che non c’e’ più niente di “normale” nella gestione delle carceri in Italia”.

L’uomo era stato arrestato domenica mattina in palestra dove, per futili motivi, si era messo a litigare con la responsabile della struttura sportiva. La donna per cercare di risolvere in fretta il diverbio e poter tornare a lavorare ha richiesto l’intervento della polizia.

Mentre spiegava la situazione al centralino del 113, il 30enne ha danneggiato un distributore automatico di bevande posto all’ingresso della palestra. All’arrivo della volante, gli agenti hanno chiesto chiarimenti allo straniero circa il proprio comportamento, il quale confermava quanto dichiarato dalla responsabile, mantenendo sempre un atteggiamento provocatorio.

Invitato a lasciare la palestra, il 30enne è andato in escandescenze, offendendo e minacciato gli agenti intervenuti. Accompagnato in questura l’uomo è stato tratto in arresto e su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato portato nella casa circondariale di via Arginone. Fino al tragico gesto.

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