di Valentina Finotti
Copparo. Jolanda fuori o dentro? Con questo interrogativo si apre il consiglio dell’Unione Terre e Fiumi, convocato lunedì sera in concomitanza con il consiglio comunale a Jolanda dove è stata discussa e approvata l’uscita dall’unione. Dopo l’annuncio del sindaco Elisa Trombin di voler lasciare l’ente per via dei costi sono state molte le voci a riguardo e anche in questa occasione si vuole sottolineare la questione.
Come spiegato da Nicola Perelli di Insieme per Formignana,”Jolanda deve ancora prendere una decisione definitiva (vista la concomitanza tra i due consigli, non sapevano ancora dell’esito della seduta, ndr) ma una sua eventuale uscita sarebbe una vicenda negativa per l’Unione. Bisogna stare uniti e andare avanti insieme per l’Unione e per il bene dei cittadini”.
Discussa in consiglio anche l’approvazione del rendiconto finanziario relativo all’anno 2016. In particolare come illustrato dal sindaco di Berra Eric Zaghini, “la situazione vede un avanzo 2 milioni 853 mila euro. Questo – continua Zaghini – dimostra che l’Unione è in buona salute e per la prima volta è in grado di affrontare futuri investimenti avendo le spalle coperte. Di questo avanzo infatti 69 mila euro sono riservati al piano investimenti. Inoltre l’Unione è molto attenta ai propri fornitori di servizi e riesce a pagarli in modo tempestivo”.
Secondo il sindaco di Tresigallo, Andrea Brancaleoni, questo grande avanzo “è anche dovuto alle alte quote che i comuni devono pagare. Si spera che parte di questa somma sia destinata alla restituzione di parte di esse”. “Un bilancio positivo – commenta il sindaco di Copparo Nicola Rossi -, nonostante attorno all’Unione si stia creando un alone negativo. A quanto pare questa negatività fa bene”.
La situazione di Jolanda fa discutere anche dal punto di vista economico e infatti come dichiarato da Eric Zaghini, “il comune deve all’Unione 500 mila euro. In più anche il sindaco di Berra commenta l’annuncio della volontà di uscita dicendo che appena hanno saputo il tutto si sono riuniti e hanno parlato dei problemi che comporterebbe l’uscita del comune.
Alla fine è emerso che si può andare avanti anche in cinque. Anzi – sottolinea Zaghini -, siamo più sereni perché non dobbiamo più chiedere soldi a nessuno. Io spero solo che di questo non ne ne risentano anche i cittadini di Jolanda”. D’accordo con il sindaco di Berra è anche il presidente Laura Perelli, nonché primo cittadino di Formignana, la quale dice, “che Jolanda sta distruggendo qualcosa che si stava creando. Non si può accusare l’Unione se un comune va male e ha dei problemi finanziari. Anzi per anni questo comune ha beneficiato dei servizi dell’Unione senza pagarli. Uscire dall’Unione comporta una grave perdita per il Comune” dice infine Perelli.
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