Parcheggiatori abusivi no, affissioni abusive sì. È l”incongruenza’ di Casa Pound segnalata dal consigliere comunale Davide Bertolasi (Pd) all’indomani dell’istanza presentata da Fabrizio Florestano che, ad onor del vero, non è più il responsabile né il portavoce del movimento di estrema destra, “pur rimanendone vicino alla posizione politica”.
“Che Casa Pound si interroghi su come i soldi delle multe a ‘venditori e parcheggiatori abusivi’ vengano spesi è giusto, così come sono giuste le sanzioni elevate – commenta Bertolasi ripercorrendo il testo dell’istanza – ma dovrebbe interrogarsi anche di quanti soldi siano costati alla collettività la rimozione delle loro continue affissioni abusive che, da anni, compaiono nei posti più disparati della nostra città”.
Gli striscioni della tartaruga, in effetti, sono apparsi un po’ ovunque a Ferrara: dai manifesti contro i migranti ai tanti cartelli affissi per l’anniversario del movimento, fino al blitz contro i parcheggiatori abusivi, quando i militanti hanno coperto decine di casse automatiche con dei sacchetti del pattume per non pagare la sosta nei parcheggi del centro.
“Per chi richiede maggior civiltà e lotta all’abusivismo, è importante che non sia lui stesso il primo incivile ed abusivo – riprende Bertolasi -. Le affissioni abusive, oltre a ledere l’immagine della città, ledono anche le tasche dei cittadini”.
Per questi motivi dando seguito all’interpellanza di sei mesi fa firmata dal consigliere Pd e dal collega Leonardo Fiorentini di Sinistra Italiana, in cui si chiedeva all’amministrazione di rimuovere le affissioni e multare i responsabili, Bertolasi annuncia che presenterà una “nuova interrogazione in cui chiederò conto se ed in che misura siano state elevate contravvenzioni o altre azioni (anche penali) contro Casa Pound”.
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